Inserita in Salute il 12/06/2013
da redazione
La Uil Fpl denuncia l’assenza degli standard minimi di qualità negli ospedali trapanesi
«L’offerta sanitaria in provincia di Trapani oggi non garantisce livelli minimi di assistenza, in quanto gli standard di qualità non sono rispettati e ormai si è sfociato in un vero e proprio demansionamento delle figure professionali deputate a garantirli. L’inequivocabile carenza di infermieri, di operatori socio sanitari, di ausiliari, nonch´ il divieto di poter ricorrere al conferimento incarichi di lavoro a tempo determinato per disposizioni assessoriali, stanno sottoponendo a turni forsennati e massacranti tutti gli operatori fin qui menzionati»
La denuncia arriva dal segretario provinciale della Uil Fpl Giorgio Macaddino in una lettera all’assessore regionale alla Salute sottolineando che «non è più derogabile una assunzione di responsabilità da parte dell’Assessorato Regionale alla Salute che consenta all’Asp di Trapani di colmare l’immane disastro che incombe sulla pelle di tutti gli addetti sanitari che ogni giorno impattano nella terrificante realtà di non potere offrire un’adeguata assistenza sanitaria ai cittadini del Trapanese. Siamo di fronte ad una emergenza strutturale che ha già messo a dura prova la tenuta degli operatori».
Secondo il sindacalista sarebbe urgente un intervento da parte del Governo Regionale affinch´ i vertici dell’Azienda sanitaria di Trapani siano autorizzati a mettere in campo tutte le procedure che il caso richiede al fine di ripristinare la linearità e la qualità dell’offerta sanitaria rispetto ai posti letto della provincia con l’accortezza di assicurare nei vari turni di lavorole figure professionali previste dai protocolli nazionali.
«Non permetteremo di continuare ad oltraggiare la dignità e la sicurezza dei lavoratori di comparto costretti a sobbarcarsi turni disumani e mansioni non riconducibili al proprio profilo professionale – aggiunge Macaddino. - La mancanza di operatori socio sanitari ed ausiliari mortificano ogni giorno la professione dell’infermiere professionale. Fra gli innumerevoli casi riscontrabili nei vari presidi ospedalieri citiamo a titolo di esempio l’unità operativa di nefrologia e dialisi del presidio ospedaliero Sant’Antonio Abate di Trapani, e più precisamente segnaliamo la mancanza nella turnistica del personale addetto al soddisfacimento dei bisogni igienico domestico e alberghiero dei pazienti. Determinando il demansionamento degli infermieri, dovendo gli stessi fronteggiare da soli situazioni di urgenza senza l’ausilio di almeno un operatore o ausiliario che potesse permettere di assicurare ai propri compiti di istituto. In definitiva – conclude il segretario provinciale della Uil Fpl - diffidiamo i soggetti in indirizzo, nell’interesse primario degli assistiti e degli operatori sanitari, al fine di evitare eventuali coinvolgimenti in contenziosi che scaturiscono da tali criticità, a porre in adozione tutte le iniziative legislative ed atti di alta amministrazione per ripristinare i livelli minimi di assistenza»
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