Inserita in Salute il 10/06/2013
da redazione
Il pediatra fuori dal coro: stop ai compiti per le vacanze, meglio uscire con gli amici
Durante l´estate, per tenere la mente allenata, non serve aprire libri e quaderni. Piuttosto che chino sui libri, è meglio che il ragazzo stia all´aria aperta, con gli amici, e dia spazio alla fantasia. È il consiglio di Italo Farnetani, pediatra di Milano e autore dell’Enciclopedia del genitore, che torna a scendere in campo contro i compiti estivi per ribadire come l´estate non debba essere un periodo di stress per gli studenti.
«L´estate - spiega lo specialista- è un periodo di relax e tranquillità in cui il ragazzo non deve stare rinchiuso in casa a studiare, ma deve dare spazio alla sua fantasia, uscendo all´aria aperta e incontrandosi con gli amici». Una regola, quella di un´estate senza compiti, che vale anche per gli studenti più grandi che frequentano già le scuole superiori:« Per loro - sottolinea Farnetani - può essere sufficiente accendere Internet e ricercare le informazioni che più interessano: social network, forum, chat e blog sono infatti i nuovi strumenti per tenere il cervello attivo.
Oggi, grazie agli smartphone - aggiunge l´esperto - i ragazzi hanno tutte le informazioni a portata di mano. I genitori dovrebbero infatti abituare i loro figli a cercare su Internet la storia di un monumento, la vita di un personaggio che dà il nome ad una via o la storia del luogo in cui si va in vacanza. Un modo attuale e divertente per attualizzare la ricerca e, ripeto, per tenere la mente allenata
Nel ´mirino’ di Farnetani soprattutto quelle mamme e quei papà che chiedono ai professori di assegnare al proprio figlio un pacchetto assortito di esercizi e compiti: «I genitori sbagliano perchè indirettamente - avverte il pediatra - richiedono i compiti estivi per avere più tempo per loro e si affrettano a farli terminare al ragazzo, subito dopo conclusa la scuola. Invece - continua il pediatra - il periodo che va da giugno a settembre dovrebbe essere assolutamente di riposo per i ragazzi, per poi fargli riaprire i libri prima dell´inizio della scuola, per aiutare così anche l´insegnante a non dover fare il ripasso dell´anno precedente e ad avere una classe in forma per l´anno seguente».
«I compiti per le vacanze - sottolinea l´esperto - sono uno stress anche per le alte temperature della stagione. Si accumulano quindi lo stress del caldo e dello studio, portando il ragazzo a non staccarsi mai dal contatto con la scuola e a diventare nervoso. L´estate - conclude il pediatra - deve avere come obiettivo quello di aggregarsi con gli amici, liberare la fantasia e stare all´aria aperta», così da arrivare più in forma all´inizio dell´anno scolastico.
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