Inserita in Nera il 07/06/2013
da redazione
Marsala: sequestrata documentazione al Comune, per Giulia Adamo ´un atto dovuto´
Gli agenti della Sezione di Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Trapani, questa mattina, hanno sequestrato dagli uffici comunali di Marsala, gli atti riguardanti il progetto per il riammodernamento del porto di Marsala. Altre carte, nei giorni scorsi, erano state sequestrate all´Assessorato regionale alle Infrastrutture.
Così il Sindaco Giulia Adamo in merito al sequestro:
«Nessun blitz, ma un sequestro di documenti – normale in questi casi – a seguito di indagini provocate da una denuncia contro il progetto di messa in sicurezza del Porto di Marsala. Va detto che, avuta notizia della suddetta denuncia, sono stata io stessa a recarmi alla Procura della Repubblica per chiedere di essere ascoltata - assieme ai tecnici comunali – dal Procuratore, al fine di dare chiarimenti in merito. Sono serena ed orgogliosa di questo progetto, perch´ il Porto appartiene a tutti i cittadini, a tutti gli operatori, ai diportisti. Una volta messo in sicurezza, sarà aperto a tutti coloro che vorranno investire nel nostro territorio.
Oggi salutiamo l’arrivo della polizia giudiziaria, perch´ vogliamo che la situazione si chiarisca in tempi rapidi e dimostrare che la denuncia era solo strumentale, finalizzata a rallentare l’iter procedurale per la costruzione del Porto di Marsala.
Secondo la denuncia, infatti, viene ipotizzato che il progetto nasconderebbe l’esistenza della posidonia. Ma, come tutti sanno, la presenza di questo vegetale non può bloccare la costruzione di un Porto; comporta invece l’obbligo a scegliere se spiantare la posidonia (e reimpiantarla in altro sito) o effettuare una diversa palificazione dei moli. Infine, per eliminare ogni dubbio, abbiamo effettuato uno studio accurato e, su questo, rimodulato il progetto definitivo che si trova all’Assessorato Regionale alle Infrastrutture per i competenti pareri».
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