Inserita in Cronaca il 06/06/2013
da redazione
I precari di Valderice non ci stanno e in una lettera precisano che...
Calma solo apparente quella che si respira a Valderice dove, solo pochi giorni fa, un sit-in dei precari annunciava se non una tempesta, almeno l’avvicinarsi di un temporale. I precari manifestavano, infatti, per il mancato pagamento degli stipendi di maggio. Eppure, ridotti a parlare del tempo (perchè è quello che quando stringe, insieme ai soldi che mancano, inizia a pesare) e a far tornare il sereno con una nota era il sindaco Camillo Iovino il quale affermava che il ritardo era stato annunciato durante una riunione. Per farla breve Iovino, che aveva avuto dei trascorsi poco felici con la Regione, attendeva l’arrivo dei fondi regionali prima di provvedere al pagamento degli stipendi (dopo aver avanzato anche la copertura del finanziamento che ha consentito ai lavoratori in questione di poter continuare a lavorare in attesa dei fondi regionali). Ma a mettere i trattini sulle “t” questa volta sono i lavoratori che in una lettera scrivono quanto segue:
Purtroppo fino alla fine del suo mandato il Sindaco Iovino fa di tutto per alterare i già precari rapporti con il personale ex art. 23 e il comunicato stampa diramato in questi giorni ne è una testimonianza.
Per onore di verità corre l’obbligo fare qualche precisazione:
I 280.000 euro citati dallo stesso riguardano il personale di cui al comma 9 dell’articolo 51 della legge regionale 12 maggio 2010, n.11 e l’ottenimento di tale contributo era subordinato alla firma di una convenzione con la Regione che il Comune non si è attivato a firmare se non nel mese di novembre 2012, quindi solo allora il Sindaco ha avuto contezza del fatto che l’Amministrazione Regionale intendeva concedere al Comune di Valderice una somma decisamente inferiore rispetto a quella prospettata.
Probabilmente una maggiore accortezza da parte dell’Amministrazione, che poteva chiedere per il tramite dei propri uffici di firmare prima detta convenzione, avrebbe potuto evitare il “peggioramento del saldo obiettivo sul patto di stabilità del 2012”.
La situazione dei lavoratori ex art. 23 è diversa in quanto il comma 2 dell’art. 37 della legge regionale 15 maggio 2013, n. 9 dispone la prosecuzione dei contratti fino al 31 luglio 2013 e ne prevede la copertura finanziaria per cui, dietro presentazione di adeguata istanza, il Comune di Valderice riceverà quanto dovuto.
Altra inesattezza è contenuta al 2° capoverso del comunicato stampa perch´ la copertura del finanziamento non è del 60% circa a carico del Comune e la rimanente quota a carico della Regione.
A tal proposito appare opportuno citare la circolare n. 2/2013 dell’Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro che al punto 2, lettera b) espressamente recita: Per ogni lavoratore agli enti interessati verrà concesso, in analogia alle disposizioni recate dall’articolo 2 della legge regionale 24/2000, un contributo pari a € 516,45 per ogni mese di servizio prestato nel periodo 1° gennaio – 31 luglio 2013 dopo la scadenza del 1° o del 2° quinquennio. Altresì di seguito viene ribadito che il trattamento economico mensile per ogni lavoratore non deve essere inferiore a € 671,39 dunque il Comune deve coprire la restante parte di spesa.
Per quanto riguarda l’incontro di martedì 28 maggio u.s., il Sindaco avrà immaginato di ottemperare alla richiesta inoltrata dai lavoratori in data 27 maggio 2013, giusto prot. n. 0014853, dimenticando però che gli stessi avevano richiesto un incontro a cui dovevano partecipare il Responsabile dei SS.FF., il Responsabile del Personale, il Segretario Generale e i Revisori dei Conti per comprendere le motivazioni tecniche che avevano impedito la celere predisposizione della proposta deliberativa inerente la richiesta del contributo e la mancata elargizione dello stipendio.
Occorre precisare che tale istanza è stata ribadita con nota prot. n. 0015218 del 31 maggio 2013.
In ultimo rassicuriamo il Sindaco che non ha motivo di dispiacersi per il fatto che “qualcuno abbia potuto coinvolgere il personale precario” perch´, come già ribadito in più occasioni, il personale contrattista ex art. 23 non solo non si fa strumentalizzare da alcuna forza politica ma non subisce nemmeno il fascino della sottomissione sindacale piuttosto si organizza, nel rispetto della legge, in maniera autonoma per esternare il proprio disagio, nella fattispecie derivato dalla mancata elargizione dello stipendio spettante e dalla precedente malcelata mancanza di volontà nel predisporre gli atti propedeutici alla richiesta di contributo.
Tanto si doveva in ossequio alla verità.
F.to 31 contrattisti comune Valderice
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