Inserita in Cronaca il 01/06/2013
da redazione
Erice inghiottita dalle fiamme
Erice brucia. Questa volta è Contrada Casazza ad andare in fumo. Circa 12 o 15, si stima, sono gli ettari di macchia mediterranea ad essere stati rasi dalle fiamme. Un incendio dalle vaste proporzioni che ha visti impegnati Vigili del fuoco e della Forestale, fino alle 7 di questa mattina scongiurando danni a persone o cose. Eppure questo incendio ha destato non poche preoccupazioni poichè, a causa del vento, si e´ rivelato abbastanza pericoloso per il vicino abitato di Erice.
Per il sindaco della cittadina montana la natura sarebbe dolosa e lo scrive a chiare lettere in una lettera che indirizza alla Regione: «una strana coincidenza (?) magari temporalmente correlata alla precaria condizione interessante i lavoratori forestali e le loro spettanze. Non ultimo, la realizzazione dei viali parafuoco (ancora assolutamente in alto mare!).
Di certo e stando così le cose, non posso sin d´ora non ritenere la Regione quale eventuale corresponsabile di malaugurati futuri maggiori danni atteso che di certo il fuoco di ieri sera, vuoi per le condizioni ambientali e climatiche, non può non essere che di natura dolosa e non poco suona come un nefasto primo avvertimento.
Per quanto di mia competenza – continua Giacomo Tranchida - di certo assicuro e confermo le misure restrittive e le disposizioni impartite per la scrupolosa osservanza delle Ordinanze Sindacali di prevenzioni incendi, rimarcando il fatto che sono iniziati i controlli sulle mancate scerbature prossime agli assi viari, sia in capo alle PA che privati cittadini, anche per fondi terrieri in stato di abbandono, sui quali incombono non solo le sanzioni amministrative, pecuniarie ed urbanistiche, ma anche quelle penali per le eventuali accertate inottemperanze.
Affido pertanto, anche ai Soggetti pc interessati, il debito di attenzione e la consueta sinergica collaborazione».
|
|
|
|
|
|
|