Inserita in Nera il 01/06/2013
da redazione
Presi i tre della banda della “chiave bulgara” Riusciranno ad aprire anche la porta della cella?
La chiamano “chiave” o “grimaldello bulgaro”. Si tratta di un passepartout che una volta inserito nella serratura riesce ad aprire qualunque porta blindata. Si avete letto bene, qualunque. Introdotta nella serratura, infatti, la chiave bulgara(con denti morbidi) consente di rilevare i codici reali e crearne un duplicato. Così come una perfetta chiave originale riesce ad aprire la porta senza alcuna difficoltà e, soprattutto, senza lasciare traccia.
Ai più sfortunati, infatti, è capitato di tornare a casa e non notare nulla di strano fino all’ingresso nell’appartamento che, nessun ladro si cura mai di riordinare dopo aver derubato. Gli esperti del grimaldello bulgaro a Trapani erano Aluda Jankhoteli trentottenne della Repubblica Democratica di Giorgia, Ian Smid ventottenne e Milan Mesko 27 anni entrambi della Repubblica Ceca, da mercoledì assicurati alla giustizia dagli agenti della Squadra Mobile di Trapani.
Petrosino, invece, era il loro quartier generale. Lì avevano affittato una villetta che utilizzavano sia come base operativa per definire gli ultimi particolari dei loro loschi piani, sia come magazzino per la refurtiva che riuscivano a prelevare dalle abitazioni che, di volta in volta, ripulivano. E non era poca: durante le successive perquisizioni sono stati rinvenuti, infatti, oggetti preziosi in oro e argento, gioielli, orologi, tablet perfettamente funzionanti e tanto altro. Mercoledì scorso, il loro ultimo colpo in una palazzina nei pressi di via Salemi, a Trapani. I compiti sono ben precisi: due si occupano della porta e dell’appartamento, il terzo, l’immancabile basista, rimane a controllare la zona.
Così il palo si allontana velocemente in prossimità dell’automobile pronto a scappare e i due, salgono ad aprire la porta per richiuderla quaranta minuti dopo aver ripulito la casa dell’ignara vittima e riscendere dal palazzo con tre borsoni pieni di refurtiva. Un altro colpo perfetto, avranno pensato mentre si davano alla fuga. Ma pochi metri dopo, la corsa dei tre è stata interrotta dagli agenti della volante. Gli stessi accertavano come all’interno delle borse vi fossero numerosi oggetti d’argento e di valore.
Subito dopo veniva rintracciato il proprietario di casa che, accedendo all’interno del proprio appartamento insieme agli operatori della Squadra Mobile, notava come la porta era chiusa a chiave con le stesse mandate date la mattina. All’interno però, tutto era stato messo a soqquadro.
Numerosi gli oggetti di valore sparirti. La Polizia fa sapere che molte sono state le vittime dei tre specialisti del furto e, al fine di agevolare la restituzione dei preziosi rinvenuti e sequestrati, pubblicherà le foto sul sito della Questura di Trapani raggiungibile all’indirizzo http://questure.poliziadistato.it/Trapani. Chi dovesse riconoscere come suoi gli oggetti ritrovati può mettersi in contatto con la Squadra Mobile di Trapani – Sez. Reati Contro il Patrimonio (centralino 0923 598111 orari d’Ufficio).
Marina Angelo
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