Inserita in Un caffè con... il 01/06/2013
da redazione
Si può fare
Si chiama Portobello e non è molto diverso da un normale supermarket: vi si trovano, infatti, generi di tutti i tipi come in un normale supermercato. C’è una grande differenza, però, che lo contraddistingue da tutti gli altri: i prodotti acquistabili non recano il prezzo ma i punti.
L’iniziativa di cui si parla in questo spazio è stata attivata a Modena ed è un modo nuovo per consentire ai cittadini più poveri di fare la spesa tranquillamente. Ogni famiglia è dotata di un quantitativo di punti mensile caricati su una tessera -il codice fiscale – con la quale è possibile “fare la spesa”.
L’accesso a Portobello viene deciso dai Servizi Sociali del Comune di Modena in base a criteri precisi (valutazione ISEE ed altri parametri) ed il numero dei componenti della famiglia determina la quantità di punti a cui si ha diritto, compatibilmente con le disponibilità di beni del market. Ogni famiglia può accedere a Portobello per un tempo limitato (alcuni mesi) e, nel caso le condizioni famigliari migliorino, l’opportunità verrà offerta ad altre famiglie.
In caso contrario il periodo può essere rinnovato. Ma l’idea è ancora più innovativa ed utile: ogni persona che si reca in questo supermercato parteciperà ad un colloquio di orientamento al volontariato e, in base alla sua disponibilità, potrà partecipare ad attività di volontariato che si svolgono nel territorio modenese (anche presso lo stesso market Portobello, se necessario).
Ciascuno, dunque, può aiutare per aiutare la comunità e provare a superare la crisi economica: più fai volontariato più punti hai sulla tessera. I disoccupati, pertanto, potranno in qualche maniera portare qualcosa da mangiare a casa e, nel frattempo, si tengono impegnati producendo servizi per il territorio. Si può fare anche da queste parti?
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