Inserita in Cronaca il 29/05/2015
da REDAZIONE REGIONALE
GUARDIA COSTIERA MARSALA - CONTROLLI E SANZIONI PER UN TOTALE DI 10.000 EURO
Nel periodo ricompreso tra il mese di aprile e quello di maggio è stata intensificata, anche in relazione all’apertura della “campagna” della pesca del tonno rosso, l’attività degli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo-Guardia Costiera di Marsala guidati dal Comandante (Tenente di Vascello Raffaele GIARDINA) al fine di garantire la legittimità dei comportamenti posti in essere dalla citata utenza del settore. La predetta attività di controllo ha impegnato gli uomini del Circomare sia dal punto di vista amministrativo (dovendo il Comando garantire la diuturna presenza di personale dipendente per lo sbarco del tonno e la redazione della documentazione necessaria alla commercializzazione dello stesso altrimenti vietata), sia dal punto di vista di polizia in senso stretto al fine di evitare abusivi sbarchi di tale prodotto ittico da parte di coloro i quali non sono autorizzati a tale tipo di pesca speciale. In particolare, lo sforzo profuso da parte dell’Autorità marittima marsalese può definirsi gravoso in considerazione del fatto che vengono impiegati specificatamente per l’esecuzione di tali compiti alcuni militari abilitati per tali mansioni e, nonostante ciò, vengono comunque garantiti tutti i servizi istituzionali svolti normalmente con un aggravio di carico di lavoro. Dalle verifiche effettuate sono discese alcune verbalizzazioni che hanno riguardato il settore della pesca e della vendita del pescato per irregolarità riscontrate da parte di soggetti che hanno posto in essere comportamenti “contra legem” legati, però, non alla cattura e commercializzazione del tonno rosso, bensì alla etichettatura e tracciabilità di prodotto ittico e soprattutto alla irregolare tenuta di documenti di bordo per un totale di 4 verbali pari ad € 9750. Nello specifico è stata riscontrata, per una unità da pesca, la navigazione con un certificato di sicurezza non in corso di validità, mancanza che ha determinato la necessità di intimare al comando di bordo di non lasciare il porto di Marsala senza prima aver rinnovato detto certificato indispensabile per garantire la sicurezza della navigazione. Ulteriore attività di controllo ha comportato la scoperta di certificazione artatamente manomessa e contraffatta al fine di far apparire come non ancora scaduto un certificato che invece lo era e consentire così una illegittima navigazione e consequenziale battuta di pesca ma tale tentativo di raggiro è stato prontamente individuato grazie all’esperienza professionale del personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala che ha deferito l’autore alla competente Autorità Giudiziaria. Infine, una ulteriore notizia di reato è stata prodotta in Procura, ma questa volta contro ignoti, per un furto avvenuto in porto dove, nonostante l’impegno profuso nei controlli con ronde aperiodiche, continua a verificarsi tale fenomeno reso più semplice dal forzato buio dovuto al black-out dell’impianto illuminante portuale. Marsala 28/05/2015
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