Inserita in Cronaca il 16/05/2013
da redazione
Formazione: 18 mesi senza stipendio e le banche chiedono di ´rientrare´
Diciotto mesi senza nemmeno un euro. E’ questo lo slogan che oggi in più di tremila hanno gridato e sventolato sfilando in corteo da piazza Marina a Palermo. Protagonisti sono sempre i lavoratori della formazione ai quali proprio la scorsa settimana era stata promessa continuità dell’attività lavorativa e l’inizio della lavorazione di tre mesi di stipendio aggiungendo, però, che in ragioneria c’era un guasto che richiedeva almeno 10 giorni per la riparazione.
Oggi che Cgil, Cisl e Uil, hanno proclamato lo sciopero generale del settore, gli operatori sono tornati a chiedere il pagamento delle retribuzioni arretrate. In piazza bandiere e striscioni con scritto: ´Siamo da 18 mesi senza stipendio´ hanno fatto brevemente il punto della situazione di migliaia di famiglie che per un anno e sei mesi hanno dovuto chiedere prestiti alle banche.
Le stesse che adesso hanno chiuso i rubinetti e chiedono di “rientrare”. Ma come?
Le eventuali tre mensilità che dovrebbero essere messe in pagamento, non riusciranno a coprire nemmeno gli interessi di quei debiti che si sono accumulati nel tempo.
Tra questi c’è chi ha assistito al pignoramento della propria casa, chi si è trasferito dagli anziani genitori con tutta la famiglia perch´ impossibilitato a pagare gli affitti e le bollette oltre che a garantire almeno un piatto di pasta ai propri figli. La situazione, insomma, non sembra migliorare.
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