Inserita in Cultura il 07/05/2015
da REDAZIONE REGIONALE
Si parla della Palermo punica al Corso organizzato da SiciliAntica
Nuova lezione al Corso di Archeologia Fenicio-Punica organizzato dall’Associazione SiciliAntica in collaborazione con il Parco Archeologico di Himera e il Museo Archeologico “A. Salinas” di Palermo. Sabato 9 maggio 2015 alle ore 16,30, dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale SiciliAntica, si terrà la sesta lezione dal titolo “I centri fenici della Sicilia: Palermo”. Relatrice sarà Francesca Spatafora, Direttore del Museo archeologico “A. Salinas” di Palermo. Il Corso prevede dieci lezioni che affrontano i diversi aspetti della presenza dei Fenici in Sicilia: dalla ceramica all’artigianato, dalla lingua alla scrittura e ancora le navi costruite e i porti realizzati fino alla monetazione punica. Inoltre sono previste visite guidate ai più famosi centri fenici della Sicilia: Mozia, Palermo e Solunto. Le lezioni si terranno presso l’auditorium del Liceo scientifico “N. Palmeri” a Termini Imerese. Alla fine del Corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Per informazioni: SiciliAntica, Via Ospedale Civico, 32 - Termini Imerese Tel. 091 8112571 - 346 8241076 E-mail: terminiimerese@siciliantica.it. La lezione. La vita di Palermo si snoda attraverso molti secoli di storia, a partire dal primo insediamento stabile fondato dai Fenici nel corso del VII sec.a.C. e di cui sono testimonianza significativa le numerose tombe comprese nella vasta necropoli che occupava un’ampia area immediatamente a Ovest della città. La necropoli copre un arco cronologico compreso tra la fine del VII sec.a.C. e gli inizi del III sec.a.C e comprende sia tombe a camera ipogeica che inumazioni in sarcofago litico e deposizioni in fossa o in cinerario. Ugualmente attestati sono i riti dell’inumazione e dell’incinerazione. Poche, invece, sono le tracce riferibili al più antico abitato, mentre più rilevanti sono i resti della cinta muraria e di abitazioni ed edifici del periodo punico-romano: in particolare si riferirà delle famose Domus di Piazza della Vittoria riportate alla luce a partire dalla fine dell’ottocento e dove sono stati realizzate nuove indagini archeologiche utili a definirne la cronologia. Francesca Spatafora. Specialista di protostoria e civiltà anelleniche della Sicilia, dal 1983 è Dirigente archeologo nell’Amministrazione dei Beni Culturali della Regione Sicilia, rivestendo dal 1999 al 2010 il ruolo di Direttore della Sezione Archeologica della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo. Dal 2010 al 2013 è stata Direttore del Parco Archeologico di Himera e dalla fine del 2013 è Direttore del Museo Archeologico “Antonino Salinas” di Palermo. Nel febbraio 2014 ha ottenuto l’ idoneità per il ruolo di Professore Ordinario di 1° Fascia per il settore concorsuale 10/A1 (Archeologia). Ha diretto scavi e ricerche in molti siti della Sicilia occidentale (Palermo, Solunto, Monte Iato, Monte Maranfusa, Montagnola di Marineo, Ustica, Mozia, Poggioreale, Mokarta, Mazara del Vallo, Carini, Corleone, Bisacquino, Entella, etc.). Ha organizzato, in qualità di responsabile scientifico, numerose mostre in Sicilia (Di terra in terra. Ricerche archeologiche nella provincia di Palermo; Federico e la Sicilia. Dalla terra alla corona; Sicani Elimi e Greci, Storie di contatti, terre di frontiera; Memorie dalla terra; L’ultima città. Spazi e rituali funerari nella Sicilia nord-occidentale di età arcaica e classica) e all’estero (Zurigo, Marsiglia, Pechino). Ha collaborato con l’Università di Palermo come Professore a contratto (anno accademico 2001-2002) dell’insegnamento Materiali e tecnica della ricerca archeologica per il Corso di Laurea in Architettura e con la Scuola Normale Superiore di Pisa per il Master di specializzazione in Gestione dei Beni Culturali organizzato a Volterra nell’anno 2003. E’ autore o curatore di numerose pubblicazioni (monografie, edizioni di scavo, cataloghi mostre, articoli in riviste scientifiche e in atti di convegni) sia a carattere scientifico che didattico e divulgativo.
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