Inserita in Cultura il 07/05/2015
da REDAZIONE REGIONALE
PRESENTAZIONE A MILANO DEL SALINADOCFEST 2015
Isola di Salina - L´imprenditrice Clara Rametta dell´hotel SIGNUM , la regista Giovanna Taviani del SALINADOCFEST, e l´organizzatore del Salina Festival Massimo Cavallaro, decidono insieme di spostare i loro eventi previsti all´EXPO di Milano nello spazio del Cluster Biomediterraneo al Carlyle Brera Hotel (corso Garibaldi 84 - Milano). Venerdì 8 maggio h 18.30
L´evento di presentazione del SalinaDocFest 2015 - previsto all´EXPO di Milano nello spazio del Cluster Biomediterraneo – sarà spostato al Carlyle Brera Hotel (corso Garibaldi 84 - Milano). “Abbiamo deciso” - dichiara Giovanna Taviani - “insieme all´Hotel Signum e al Salina Festival, di portare il nostro evento in un luogo alternativo, a causa della disorganizzazione mostrata dalla Regione Siciliana, proprio nella gestione dello spazio che avrebbe dovuto dare voce e visibilità ad un Mediterraneo martoriato e abbandonato a se stesso.” Venerdì 8 maggio (h.18.30), nel centralissimo hotel milanese, la direttrice del festival del documentario narrativo illustrerà ai presenti le linee guida della prossima edizione, dedicata al tema “Conflitti e Periferie”, che si terrà nell´isola di Salina (Eolie) dal 16 al 20 settembre. “Proprio in queste ore” - prosegue la Taviani - “Ustica Lines, impegnata in un braccio di ferro con la Regione, ha sospeso i collegamenti tra la terra ferma e le isole minori. Siamo presenti a Milano per sottolineare il nostro impegno in difesa del territorio eoliano, così gravemente penalizzato.” In questa occasione - resa possibile grazie alla collaborazione di CIESSEFRIGO e BONDANI Packing Systems – sarà lanciato il MALVASIA CONTEST 2.0, un concorso dedicato ai cortometraggi offerto dal Consorzio Malvasia delle Lipari. L´iniziativa è rivolta a tutti i videomaker delle isole minori italiane: “Isolani sì, Isolati no! - Raccontare il Mediterraneo”, è il titolo del bando (http://www.salinadocfest.it/2015-IX/isolani-si-isolati-no/. Un appello per la difesa di un territorio di immenso valore, e per la tutela dei diritti degli uomini e delle donne che lo abitano, affinché la condizione di insularità possa essere vissuta, nel nostro tempo, come un privilegio e non come una disgrazia. "Il documentario, soprattutto quello narrativo che racconta storie ed emozioni, può essere un vero e proprio defibrillatore sociale" - ha già scritto in passato Giovanna Taviani - “E´ una scarica elettrica capace di scuotere la realtà e le coscienze. Il nostro festival vuole essere un’antenna sempre attiva, e sempre a caccia di segnali. Prima di tutto quelli che ci manda il Mediterraneo, a cui è dedicata la manifestazione sin dalla prima edizione. Gli arcipelaghi del nostro mare costituiscono un patrimonio paesaggistico e culturale infinito. Carico di storia e di storie. Un mondo tutto da raccontare."
ufficio stampa Marzia Spanu
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