Inserita in Un caffè con... il 15/05/2013
da redazione
La stuiata di musso...
Il famoso fotografo Oliviero Toscani, fra le altre cose anche ex assesore a Salemi con Vittorio Sgarbi, ieri ha rincarato la dose sulla mafia e sulla Sicilia. Ascoltato nell’ambito del processo a carico dell’ex deputato regionale Pino Giammarinaro, ieri Toscani ha detto che ha lasciato la sua attività di assessore a Salemi per colpa di Sgarbi e, di riflesso, anche per colpa dei siciliani.
Andiamo per ordine.
Toscani ha affermato che aveva siglato una sorta di “patto fraterno” con Sgarbi, col quale era stato deciso di mettere alla porta il vecchio democristiano di Salemi. Scrissero il patto su un tovagliolo di carta mentre erano al ristorante, lo firmarono, e poi se ne andarono beati e contenti di potere iniziare a lavorare in tranquillità.
Senonchè Sgarbi, di quel patto, se ne fregò altamente e col tovagliolo, come si suol dire, ci si pulì il... muso. Giammarinaro, secondo Toscani, era sempre presente alle riunioni di giunta al punto che lui, Toscani, dovette letteralmente assicutarlo dalla sala riunioni.
Al contrario di Sgarbi che, invece, sempre secondo Toscani, lo rincorse per i corridoi del Comune chiedendogli di rimanere. Toscani, pertanto, decise di mollare Salemi, Sgarbi, Giammarinaro e tutta la Sicilia con i siciliani, colpevoli - secondo lui - di essere ormai soggiogati, fin dentro le vene, dalla mafia. E’ parte del nostro Dna, secondo Toscani. Ma ci stiamo evolvendo: prima per essere ufficialmente affiliati a Cosa Nostra si usava il rituale della “pungiutina”... ora, invece, a quanto pare, basta una bella “stuiata di musso”.
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