Inserita in Cronaca il 18/04/2015
da REDAZIONE REGIONALE
QUESTURA DI TRAPANI - Mazara del Vallo – Operazione antidroga nella Kasbah.
Nel pomeriggio di ieri, 17 aprile 2015, personale della Squadra “Pegaso” della Sezione Investigativa di questo Commissariato ha condotto una complessa ed articolata operazione di polizia giudiziaria, finalizzata alla repressione di reati in materia di sostanze stupefacenti, che ha portato all’arresto in flagranza di BEN MANSOUR Mohamed Hedi, cittadino tunisino di 31 anni, per i reati di cessione di sostanza stupefacente del tipo cocaina, in concorso, di cui agli artt. 110 del codice penale e 73, comma 1, del D.P.R. n. 309/1990, e detenzione ai fini di spaccio di sette dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, di cui all’art. 73, comma 1, del D.P.R. n. 309/1990. L’odierna attività di polizia giudiziaria va ad innestarsi in una complessiva, massiccia, campagna di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, da tempo intrapresa da questo Commissariato, anche sulla scorta di copiose segnalazioni ricevute da cittadini, evidentemente esasperati dalla situazione di degrado venutasi a creare in alcuni quartieri del centro storico. Nell’ambito dell’operazione sopra citata, sono state eseguite diverse perquisizioni personali e locali al cui esito, oltre al provvedimento restrittivo a carico del BEN MANSOUR Mohamed Hedi, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria, in stato di libertà, altri tre cittadini tunisini, per i reati di cessione di sostanza stupefacente del tipo cocaina, in concorso, di cui agli artt. 110 del codice penale e 73, comma 1, del D.P.R. n. 309/1990, e ricettazione, ex art. 648 del codice penale. In particolare, sono stati rinvenuti diversi computer portatili di provenienza illecita che sono stati, conseguentemente, posti sotto sequestro. A tal proposito, si esortano i cittadini che di recente abbiano subito furti di questo genere a contattare il Commissariato per verificare se fra gli oggetti sequestrati non vi sia quanto asportatogli. Il soggetto arrestato, completata la redazione dei relativi atti di polizia giudiziaria, è stato posto in regime di arresti domiciliari, in attesa della convalida dell’arresto e del giudizio direttissimo.
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