Inserita in Cronaca il 28/03/2015
da REDAZIONE REGIONALE
GUARDIA DI FINANZA - OPERAZIONE ANTIMAFIA DELLA GUARDIA DI FINANZA: SEQUESTRO DI BENI SU PROPOSTA DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PALERMO ESEGUITO DALLA GUARDIA DI FINANZA, NEI CONFRONTI DI ESPONENTI DI FAMIGLIE MAFIOSE
I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Trapani stanno completando, in vari comuni della provincia trapanese, l’esecuzione di un provvedimento di misure di prevenzione patrimoniale, disposto dal Tribunale di Trapani – Sez. M.P., nei confronti di LEO Rosario Tommaso di Vita (TP), già condannato nel 2013, dal Tribunale di Palermo, perché unitamente a MESSINA DENARO Matteo, RIINA Salvatore, MELODIA Antonino, MELODIA Ignazio (cl. 55), DOMINGO Francesco e numerosi altri, riconosciuto essere componente dell’associazione mafiosa denominata “Cosa nostra”, e precisamente del c.d. “Mandamento di Alcamo”, storicamente composto dalle famiglie di Alcamo, Castellammare del Golfo, Calatafimi e Vita. La misura patrimoniale, in esecuzione in Trapani, Vita, Salemi, C/mare del Golfo, Calatafimi e Alcamo, ha riguardato l’intero compendio aziendale dell’omonima azienda agricola del proposto, comprendente beni mobili ed immobili, nonché tutti i rapporti bancari, postali ed assicurativi, intestati e/o riconducibili anche ai familiari conviventi con lo stesso, per un valore complessivamente stimato in €. 1.100.000,00 circa. Il provvedimento ablativo di sequestro e successiva confisca, è stato emesso, a norma del DLgs 159/2011, dalla Sez. M.P. del Tribunale di Trapani su Proposta della Procura della Repubblica di Palermo, a conclusione di indagini economico patrimoniali, condotte dagli stessi Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Trapani, il cui esito ha evidenziato una consistente sperequazione tra le disponibilità reddituali e gli acquisti complessivamente operati dal LEO Rosario negli anni dal 2007 al 2013.
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