Inserita in Cronaca il 17/03/2015
da REDAZIONE REGIONALE
QUESTURA DI TRAPANI - Mazara del Vallo – Arresto in flagranza per furto in abitazione.
Alle ore 19,00 circa di ieri, 16 marzo 2015, personale delle Sezioni Volanti ed Investigativa del Commissariato è intervenuto in questa via Castelvetrano per una segnalazione relativa alla commissione di un furto in abitazione avvenuto pochi minuti prima. Giunto sul posto, il personale ha constatato che ignoti si erano poco prima introdotti all’interno di una villetta, di proprietà di un imprenditore del settore dell’abbigliamento, asportando vari oggetti preziosi nonché due televisori LCD. Pochi minuti dopo è giunta sull’utenza di emergenza del Commissariato una provvidenziale segnalazione di un privato cittadino che, fornendo una precisa testimonianza in merito ai possibili autori del furto, ha permesso di giungere, in breve, alla compiuta identificazione degli stessi e, conseguentemente, ha dato l’opportunità di orientare in maniera efficace la successiva attività di polizia giudiziaria. Il personale, infatti, ha potuto recarsi tempestivamente presso le abitazioni di due noti pregiudicati di Mazara del Vallo che sono state sottoposte a perquisizione domiciliare alla ricerca della refurtiva. Tale attività di ricerca delle fonti di prova ha dato esito positivo in quanto presso l’abitazione di INGOGLIA Giovanni, mazarese di 29 anni, pluripregiudicato per reati contro la persona ed in materia di sostanze stupefacenti, è stata rinvenuta l’intera refurtiva appena asportata dalla casa della vittima. Conseguentemente, il soggetto è stato arrestato poiché colto nella quasi flagranza del reato di furto in abitazione aggravato dall’uso di violenza sulle cose, ex artt. 624 bis e 625 del codice penale. Analogamente, è stato denunciato in stato di libertà anche Q.M., cittadino mazarese di 37 anni, pluripregiudicato, attualmente sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno, ritenuto complice dell’INGOGLIA nella commissione del furto. Al termine delle formalità di rito, la refurtiva è stata interamente restituita all’avente diritto. Completata la redazione degli atti di polizia giudiziaria, l’INGOGLIA Giovanni è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa del giudizio direttissimo.
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