Inserita in Cultura il 03/05/2013
da redazione
Dopo il concerto del 1° maggio, appuntamento col 1° tango alle mura
Fare del vento un Festival è un’arte che solo un trapanese doc poteva creare. Ma al di là dell’ingegno e dello sforzo organizzativo dei singoli più di tutti, a far diventare la 12 giorni di kermesse un evento gradito, ha influito l’accoglienza e l’ospitalità dei trapanesi tutti.
Un’ adeguata divulgazione via internet del festival ha, inoltre, contribuito a far arrivare i turisti con la complicità dei ponti del 24 aprile e del primo maggio. Nella strategia organizzativa casuale non è stato nemmeno voler ricoprire capillarmente il territorio trapanese di eventi. Un motivo tra tutti potrebbe essere legato proprio all’economia che, visti gli ultimi tempi, si è pensato bene di ricominciare a far girare con la “fabbrica” del turismo Pensato a cavallo tra la notte bianca e la RC44, ma anche tra il 25 aprile ed il 1 maggio, il Festival del vento ha portato con sè pure la forza degli imprenditori trapanesi.
E’ bene ricordare, infatti, che a supportare economicamente questo evento non è stata l’Amministrazione Comunale. E’ stata piuttosto l’imprenditoria locale che ha investito sulle proprie attività perch´ ha creduto in questo progetto fatto di “aria”. Aria nuova, pulita, di vita. Ed il vento ha mosso l’arte e gli artisti trapanesi, gli stessi che, vincitori de “La mia Arte tra il Vento”, il prossimo 5 maggio, realizzeranno una grande tela simbolo di questa magica kermesse.
Ed è ancora nell’ambito delle frenetiche giornate che ruotano attorno al Festival del vento che, per la prima volta a Trapani, è stato deciso di organizzare il concerto del primo maggio. Proprio come avviene nelle maggiori capitali d’Italia. A scommettere sul vento è stata l’”Associazione Primo Maggio”, la stessa che, per niente sprovveduta, dopo aver maturato l’esperienza di ben 14 edizioni a Lido Valderice si è sentita abbastanza matura per affrontare un palcoscenico più ampio e per abbracciare un pubblico più vasto. Una sfida vinta già dal primo pomeriggio quando lo show delle band emergenti ha iniziato a coinvolgere il pubblico che non riusciva a star fermo.
Un successo che si è amplificato con le note e le voci andati avanti ininterrottamente per tutta la sera. A scandire tempi, ritmi e battiti c’erano gli applausi ed i cori di giovani e meno giovani illuminati di sorrisi mentre, sotto le foglie dei secolari alberi della Villa Margherita, ballavano le canzoni delle Iotatola, dei Big Mimma e dei Marilù.
La musica si sta dimostrando, comunque, la vera protagonista di queste sere di primavera: da sottofondo alle mostre fa da star in piazze, vie, pub, bar che propongono piccoli concerti di band locali emergenti (o affermate). E la musica continua ad accompagnarci questa sera alle 21 lungo Viale delle Sirene per il "Milonga delle vele". Si cambia ritmo e si balla il tango argentino sullo sfondo delle mura di Tramontana. Il ballo della seduzione per eccellenza ci coinvolgerà con rime più o meno baciate mentre il Festival del Vento continuerà a soffiare. Lasciatevi trasportare…
Marina Angelo
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