Inserita in Nera il 19/04/2013
da redazione
I genitori dell’assassino chiedono scusa
Scusa. A chiederlo sono Giacomo e Rosa, i genitori di Antonino Incandela,l’uomo di 32 anni responsabile di aver ucciso, secondo sua stessa ammissione, don Michele Di Stefano la notte del 26 febbraio scorso.
Pesanti le accuse che adesso gravano sul suo conto: violazione di domicilio aggravato, omicidio volontario pluriaggravato a scopo di rapina, rapina aggravata,detenzione ed utilizzo illegale di bancomat.
Loro chiedono scusa per tutto questo e forse anche per ciò che non si scrive ma si legge ugualmente nei silenzi che gridano e negli occhi che non guardano ma vedono.
Chiede scusa la stessa madre che ne ha permesso l’arresto. E’ Rosa Incandela, infatti, che dopo aver denunciato ai carabinieri lo smarrimento del suo postamat ha riconosciuto il figlio quando gli inquirenti le hanno sottoposto sia le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza degli sportelli degli istituti bancari (dove Incandela si era recato a prelevare per tre volte con il bancomat sottratto a padre Michele dopo averlo ucciso a bastonate) sia quelle registrate dai circuiti di Poste Italiane dove lo stesso si era recato a ritirare la somma di 200 euro con il postamat rubato alla madre.
Le scuse del padre e della madre di Incandela arrivano dopo le parole dell’arcivescovo Plotti che ieri, appresa la notizia dell’arresto dell’omicida,affermava:«Una parola di pietà vogliamo esprimerla per la famiglia dell’assassino a cui umanamente non possiamo concedere il perdono perché la ferita della tragica morte di don Michele rimane ancora aperta in tutta la comunità. L’unica speranza è la certezza che don Di Stefano, dal cielo, sicuramente avrà uno sguardo di misericordia per il suo assassino e ci conformerà ad avere i suoi stessi sentimenti. Un sentimento sostenuto dalla fede che la morte degli innocenti, come quella di Cristo, è feconda e porterà frutti in tutti coloro che hanno conosciuto e amato il nostro padre Michele».
Ed è proprio nella chiesa di Gesù Giuseppe e Maria a Ummari, dove don Michele ha più volte abbracciato molti fedeli, che la signora Rosa interverrà pubblicamente durante la messa di domenica mattina.
M.A.
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