Inserita in Politica il 09/12/2014
da REDAZIONE REGIONALE
BOLOGNA CHE C´è - Sanità, tagli e cuci. Quello che il cittadino deve sapere e che non tutti dicono
Il dibattito sarà l’occasione sia di denuncia dei disagi in materia di sanità che proposte concrete della “Bologna che c’è”. Mercoledì 10 dicembre 2014 - ore 20,30 Sala del Baraccano – via Santo Stefano, 119 – Bologna
Bologna. Emilia Romagna, una sanità che continua ad evidenziare il suo lato peggiore: riduzione del personale, strutture ospedaliere con efficienza ridotta, tagli dei servizi. “Perché” e “Come” saranno i temi oggetto del dibattito promosso dal gruppo La Bologna che c’è e che vedrà le testimonianze di attori già attivi sul territorio e pronti per nuove proposte pro-cittadino. Il gruppo La Bologna che c’è non vuole solo denunciare ma essere promotore di azioni concrete. Infatti, la serata darà inizio alla raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare: Modifiche all’articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, concernenti la detrazione delle spese per l’assistenza delle persone non autosufficienti nel compimento degli atti della vita quotidiana. Tra le misure che possono alleviare le difficoltà delle persone completamente prive di autosufficienza, l’attuale detrazione prevista dalla legge è limitata a un importo esiguo di 2.100 euro ed è ammessa per i soli titolari di reddito non superiore a 40.000 euro. La spesa per l’assistenza personale o per l’ospitalità presso idonee strutture di ricovero può risultare onerosa anche per individui il cui reddito si colloca nella fascia media. Ancor più gravosa essa risulta – a parità di reddito – se i costi di assistenza o ricovero vanno ad aggiungersi alle altre spese di una famiglia della quale il soggetto invalido sia componente. Con questa iniziativa si propone di elevare il limite delle spese detraibili fino all’importo annuo complessivo massimo di 12.000 euro e di comprendervi il pagamento di rette riferite alla permanenza in istituti di ricovero o di cura. In programmazione la Bologna che c’è ha altre proposte di legge di inziativa popolare: • Depoliticizzazione dei manager della sanità e costituzione di una commissione di esperti (la composizione dell´attuale non da garanzie di imparzialità) in grado di valutare nei concorsi professionalità e titoli dei dirigenti medici (primari) e tecnici. • Rendere autonomi i policlinici universitari dalle interferenze regionali, peraltro una proposta già presentata dal nostro portavoce, Fabio Garagnani, quando era deputato e su cui insisteremo.
Ufficio stampa Dora Carapellese
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