Home    Politica    Cronaca    Salute    Un caffè con...    Sport    Nera    Economia    Cultura    Tempo libero    Gusto    Turismo    Contatti
 
 
 

Inserita in Politica il 18/11/2014 da REDAZIONE REGIONALE

UILPA PENITENZIARI LETTERA APERTA - Tutela dell’ immagine e della professionalità della Polizia Penitenziaria

UILPA

Prot. 7759 Roma, lì 17 novembre 2014

On. Andrea ORLANDO
Ministro della Giustizia

Dr. Luigi PAGANO
Vice Capo Vicario del DAP
ROMA


OGGETTO: Tutela dell’ immagine e della professionalità della Polizia Penitenziaria.

Egregio Ministro,
più volte abbiamo avuto modo di dolerci per il mancato avvio dell’annunciata “fase 2 “, dopo che Ministero della Giustizia , DAP e questa OS hanno sinergicamente operato per consentire al nostro sistema penitenziario di superare, sebbene parzialmente, l’esame europeo.
Fase 2 , è bene ricordare, che prevedeva la collocazione al centro dell’attività politico-amministrativa le criticità che oberano il personale penitenziario, con particolare riferimento alla Polizia Penitenziaria.
Purtroppo, come spesso accade, agli altisonanti proclami non fanno, e non hanno fatto, seguito atti e fatti concreti. Pertanto, nonostante i meriti che anche Ella non ha mancato mai di sottolineare, le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria continuano a subire gli effetti di gravi sperequazioni rispetto al personale delle altre Forze di Polizia (questione alloggi docet) , dell’atavica incapacità organizzativa del DAP e dell’insensibilità di molti Dirigenti e Comandanti.
Di fatto del riallineamento ordinamentale ed economico dei Funzionari, Ispettori e Sovrintendenti non c’è più alcuna traccia. Così come della modifica normativa per quanto attiene la c.d. “colpa del custode”. Gli organici continuano ad essere depauperati da quiescenze senza il necessario turn-over; nonostante questo si continuano ad aprire nuove carceri e padiglioni determinando un insostenibile sovraccarico lavorativo. L’incolumità del personale è quotidianamente posta a rischio non solo per le continue aggressioni ma anche per dover affrontare il servizio delle traduzioni con l’utilizzo di automezzi obsoleti e , molto spesso, sinanco privi dei requisiti di circolazione.
Si continua ad operare “a vista” , considerato che l’innovativo ( e da noi apprezzato e sostenuto) sistema della “sorveglianza dinamica” è praticamente archiviato non essendo intervenute quelle modifiche regolamentari, organizzative e tecnologiche necessario a supportarlo.
Con la creatività propria del mondo carcerario, per gestire le tensioni e le pulsioni, si è dovuti ricorrere al regime aperto che consiste nel semplice allungamento dell’orario di permanenza al di fuori delle camere di detenzione senza, però, implementare le attività lavorative, scolastiche o ludiche. Il personale di sorveglianza , dunque, costretto a permanere nelle sezioni privo di qualsiasi strumento di difesa e alla mercè della violenza, che spesso scaturisce dall’ozio forzato e da promiscuità che potrebbero ben altrimenti essere gestite.
Non bastasse tutto ciò nelle ultime settimane la Polizia Penitenziaria ha subito un attacco mediatico senza precedenti. Dobbiamo prendere atto, nostro malgrado, che l’Italia è il Paese in cui le sentenze più che essere rispettate sono al vaglio del gradimento di una parte, più o meno cospicua dell’informazione e della c.d. società civile, dal quale si traggono giudizi. Il riferimento, ci pare chiaro, è alla seconda sentenza di assoluzione degli agenti penitenziari coinvolti nel caso Cucchi e alle polemiche che ne sono derivate.
E’ bene rimarcare che quella morte, come tutte le altre, segna una profonda ferita nell’animo di ogni operatore penitenziario. Quasi sempre quelle morti le giudichiamo nostre sconfitte. Il rispetto dovuto a tali tragedie, però, non può autorizzare nessuno a dubitare della legittimità di sentenze assolutorie pronunciate in nome del Popolo Italiano da ben due collegi giudicanti.
Abbiamo,quindi, molto apprezzato la presa di posizione dell’ Amministrazione Penitenziaria sulla questione che , riteniamo, rispecchia anche il pensiero del Ministro della Giustizia.
Purtroppo il triste e preoccupante fenomeno dei suicidi tra le fila dei baschi azzurri è uno dei due indicatori numerici in controtendenza con la deflazione degli eventi critici che si registrano all’interno dei nostri istituti penitenziari. Mentre calano i suicidi in cella (anche perché in 10 anni la polizia penitenziaria ha salvato in extremis circa 6000 detenuti da propositi suicidi) e diminuiscono gli atti di autolesionismo e i tentati suicidi tra i detenuti, il numero di suicidi di poliziotti penitenziari resta preoccupatamente alto (120 negli ultimi dieci anni) ed aumentano gli episodi di aggressione in danno del personale impiegato nella vigilanza ai detenuti e agli internati ( dal 1 gennaio 2014 ad oggi 325 aggressioni con un totale di oltre 400 agenti feriti, 142 dei quali hanno riportato prognosi superiori ai 7 giorni).
Gli operatori delle frontiere penitenziarie (quelli che più volte sono indicati come “gli angeli in blu”) sono allo stremo. E purtroppo riteniamo abbiano sufficienti ragioni per essere sfiduciati, arrabbiati e demotivati anche se continuano ad assicurare il proprio impegno per evitare l’implosione totale del sistema.
Sciaguratamente pare che tutto ciò di critico capiti negli istituti penitenziari sia dovuto a colpe della polizia penitenziaria e basta davvero un nonnulla per finire davanti ad un Tribunale con accuse infamanti (e titoloni in prima pagina). Nella migliore delle ipotesi passiamo per aguzzini e torturatori, subendo surreali processi sommari; il più delle volte nell’assoluto silenzio dei vertici politici e amministrativi.
Non cadremo nella tentazione di fare retorica sulla povertà dei nostri stipendi e le carriere bloccate o alle pensioni inadeguate; ci si consenta, però, di sottolineare i sacrifici, le ansie e gli stenti che profondiamo ogni giorno in quelle città fantasma che sono le nostre prigioni. Noi siamo consapevoli di essere gli ultimi baluardi a difesa della dignità umana nelle estreme frontiere della civiltà negata. Ed è per questo che vogliamo e pretendiamo rispetto !!
La società ci affida l´ingrato compito di operare nelle "discariche sociali" ma non ammette che il "pattume" si veda. Quando ciò accade ci definiscono incapaci e buoni a nulla, se non violenti e corrotti. Quando non accade veniamo sommersi da sospetti di utilizzare mezzi illeciti e violenti.
Non possiamo non ripetere che noi siamo i primi a cercare e pretendere che chi devia dai compiti istituzionali sia perseguito, isolato ed espulso. Noi non abbiamo nulla da nascondere, tantomeno nulla da cui nasconderci.
Chi abusa delle proprie funzioni deve rispondere di fronte alla legge. Ma è anche giusto pretendere che le sentenze vengano rispettate. Sempre. Chiunque sia il condannato o l’assolto.
Da vent’anni ci battiamo perché si garantisca l’informazione penitenziaria, tanto da aver coniato all’alba della nostra esperienza sindacale (1991) lo slogan “ Per abbattere le mura dei misteri occorre abbattere i misteri di quelle mura “.
Da circa due anni , grazie alla lungimiranza del DAP, abbiamo potuto concretare quell’obiettivo attraverso l’iniziativa “Lo scatto dentro, perché la verità venga fuori”. Riteniamo di aver favorito l’informazione trasparente ed obiettiva, scevra da commenti ma affidata alla sola forza dei documenti fotografici che produciamo.
Ma da sola questa iniziativa, evidentemente, non basta a garantire informazione e trasparenza su quanto accade realmente negli istituti penitenziari.
Occorre altro . Molto altro.
Conoscendo la Sua sensibilità, il nostro auspicio è quello che voglia contribuire concretamente a segnare una svolta : trasformando il carcere in una "casa di vetro".
Si aprano quindi le porte agli organi di stampa; si consenta all’informazione, nel rispetto della privacy, di accedere ai luoghi detentivi e seguire l’attività quotidiana del carcere e di chi vi opera. Avremmo modo, forse, di far comprendere a gran parte dell’opinione pubblica che nei nostri penitenziari non si perpetrano abusi e angherie; in tal modo sarà, forse, possibile far emergere quel mondo di umanità, ascolto, professionalità e tolleranza che è la realtà ordinaria che caratterizza l’impegno della disarmata Polizia Penitenziaria all’interno delle sezioni .
Anche per questo riteniamo che sia giunto il momento di installare all’interno di tutte le sezioni detentive un sistema di video sorveglianza che possa riprendere ogni momento e, all’occorrenza, rendere note le immagini degli eventi critici e di come vengono gestiti dalla Polizia Penitenziaria.
Noi abbiamo un interesse supremo ed assoluto a fugare dubbi e incertezze in favore della verità vera, non di quella supposta o raccontata.
Nell´attesa di cortese urgente riscontro,
molti cordiali saluti.

Firmata
Eugenio Claudio SARNO
Segretario Generale UILPA Penitenziari


 

ALTRE NOTIZIE

SABATO 21 DICEMBRE CONCERTO GOSPEL-MACERATA
Domani sera , sabato 21 dicembre 2024 alle ore 18:00 presso GRAN SALA CESANELLI SFERISTERIO a MACERATA (MC) ci aspetta un pomeriggio ric...
Leggi tutto
CENA DI BENEFICENZA CON STEFANO TACCONI
Domani , 20 dicembre 2024 ore 20:00 ci sarà una cena di beneficenza con un ospite speciale CHI... ?? STEFANO TACCONI Ex portie...
Leggi tutto
Prevenzione delle truffe agli Anziani: incontro informativo ieri a Favignana
Arma dei Carabinieri e Comune di Favignana uniti per prevenire le truffe ai danni degli anziani. Ieri, presso il Centro Anziani, il luogotenente Leona...
Leggi tutto
Nuovi spazi all’Alberghiero di Castelvetrano con fondi PNRR
Con il Progetto “Nuovi sp@zi per la didattica” l’Istituto Professionale di Stato per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Virgilio Tito...
Leggi tutto
Si è insediata ed è già al lavoro la consulta giovanile comunale di Castellammare del Golfo.
Si è insediata ed è già al lavoro la consulta giovanile comunale di Castellammare del Golfo. Presidente è stato eletto Ga...
Leggi tutto
“SACRO NATALE” CON IL TENORE PIERO MAZZOCCHETTI, IL 20 DICEMBRE, AL CINE-TEATRO OLIMPIA DI CAMPOBELLO
“Sacro Natale” è il titolo del concerto che vedrà protagonista il grande tenore pescarese Piero Mazzocchetti, considerato l’erede di Pav...
Leggi tutto

Video
Guardali tutti

Oggi al Cinema

Orario voli aeroporto Trapani

Oroscopo giornaliero

LUIGI su Prestiti senza busta paga, alcune opportunità:
OFFERTA DI PRESTITO RAPIDA E AFFIDABILE Indirizzo: WhatsApp: +33754190105 E-mail: financec99@gmail.com Grazie


LUIGI su Prestiti senza busta paga, alcune opportunità:
OFFERTA DI PRESTITO RAPIDA E AFFIDABILE Indirizzo: WhatsApp: +33754190105 E-mail: financec99@gmail.com Grazie


Nicola su Il sindaco di Castellammare del Golfo: "Pronti ad ospitare la seconda stagione di Màkari":
In effetti sono tutti rimasti particolarmente attratti da Castelluzzo del Golfo


clorinda su LE OLIMPIADI: TRA MITO E STORIA:
Grazie per l´articolo, è stato molto utile per integrare le conoscenze dei miei alunni impegnati con la maturità 2020


Gioacchino Lentini su Gorghi Tondi: il villaggio perso nel tempo:
Fino al 1945 il villaggio in questione era abitato dai proprietari dei vari caseggiati, che lo popolavano dalla stagione estiva, durante la vendemmia, fino al termine della raccolta delle olive. I bossoli delle cartucce che affiorano dalla vegetazione risalgono a prima del 1998, anno in cui venne istituita la riserva naturale, e da allora nessun cacciatore si è permesso di esercitare bracconaggio all’interno della stessa in quanto porta alla violazione delle normative vigenti per i pos


raffaela vergine su UNA NUOVA CASA PER I CANI PIÙ BISOGNOSI:
lodevole l´iniziativa ma sarebbe bene finanziare campagne di sterilizzazione di massa sopratutto dalle grandi associazioni nazionali che potrebbero anche spingere sul governo a legiferare l´obbligo della sterilizzazione. Invece la parola sterilizzazione viene usata da pochi o da nessuno .


Claudia Cardinale su Al Giotto Park tutti i giorni giostre a solo un euro:
E aperto


Antonio Lufrano su Oggi il Decreto del Ministero sulla ´Campagna di pesca del tonno rosso – Anno 2019´. A Favignana si torna a pescare:
Se riceveremo altri comunicati li pubblicheremo.


Giorgio pACE su Oggi il Decreto del Ministero sulla ´Campagna di pesca del tonno rosso – Anno 2019´. A Favignana si torna a pescare:
Gradirei essere aggiornato in previsione di condurre Gruppi di Soci CAI (Club Alpino Italiano) ad assistere, come ho già fatto alcuni anni prima della chiusura, alle attività della pesca, dalla calate delle reti, alla lavorazione. Grazie, cordiali saluti e Buona Pasqua. Giorgio Pace


Antonio su VIII GRANFONDO DELLE VALLI SEGESTANE:
Da 3 anni che partecipiamo a questa gara e ogni anno è sempre un´emozione incredibile, la gara è abbastanza dura ma la bellezza del paesaggio e gli innumerevoli single track, sono la ricompensa alla fatica. Una Granfondo diversa che ogni appassionato dovrebbe fare.


TrapaniOk - registrazione Tribunale di Palermo n° 17/2014 - Direttore responsabile Antonio Pasquale Lufrano

Via N. Turrisi, 13 - 90139 Palermo - iscritta al ROC n. 17155 ISSN: 2037-1152 - P.Iva: 05763290821

Tutti i diritti riservati. Le immagini, i video e i contenuti di questo sito web sono di proprietà di TrapaniOk. Ogni utilizzo del materiale on-line senza consenso scritto è assolutamente vietato

Cookie policy | Privacy policy

powered by
First Web