Inserita in Politica il 16/11/2014
da REDAZIONE REGIONALE
LEGAMBIENTE - Sospensione degli abbattimenti forestali tra Altofonte e Piana degli Albanesi.
Legambiente: apprezzamento per l’intervento dei neo Assessori all’Agricoltura Caleca ed all’Ambiente Croce. La forestale siciliana può essere una grande risorsa se si fanno i piani di gestione e si mette fine al precariato uscendo dalle logiche emergenziali.
Legambiente esprime apprezzamento per l’intervento dei neo assessori regionali all’Agricoltura Caleca ed all’Ambiente Croce di sospendere gli interventi di tagli nel demanio della Moarda e rivedere sul piano tecnico il progetto. “Sensibilità personali e istituzionali nuove che creano il presupposto per un discorso serio sulla forestale siciliana – dichiara Angelo Dimarca, responsabile regionale del Dipartimento Conservazione Natura di Legambiente Sicilia –. Sugli errori commessi negli ultimi anni e dinnanzi alle sfide future su cambiamenti climatici, dissesto idrogeologico e perdita di biodiversità, si può costruire il futuro per una forestale sana, fortemente connotata sul piano tecnico ed utile ambientalmente e socialmente”. Per Legambiente sono indispensabili alcuni urgenti interventi: • abolizione immediata del famigerato articolo 5 della finanziaria 2013 sulla graduatoria unica, separando nettamente l’antincendio dalla manutenzione dei boschi; • urgente approvazione del nuovo piano regionale antincendio, costato centinaia di migliaia di euro di fondi comunitari, e che giace da due anni in qualche cassetto della Regione; • redazione dei piani di bacino di difesa del suolo e dei piani di gestione dei sistemi boscati, con una programmazione pluriennale per sottrarre gli interventi ad improvvisazione; • fine del precariato per sottrarre gli operai dal ricatto politico-occupazionale, con organizzazioni sindacali che hanno incassato, tra assistenza contrattuale e di disoccupazione, milioni di euro dall’attuale sistema; • cancellazione dagli elenchi degli operai forestali che hanno riportato condanne per reati contro il patrimonio o la pubblica amministrazione; • separazione netta tra funzioni di vigilanza e gestione dei lavori.
In merito ad alcune notizie stampa circolate in queste ore, intendiamo ribadire con forza che: “Non abbiamo attribuito mai alla forestale – sottolinea Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia - colpe di causare danni più degli incendi. Solo uno stupido od un irresponsabile potrebbe sostenerlo. I documenti di Legambiente sono chiari e non si prestano ad alcun equivoco. Si tratta di titoli scorretti, che si ripetono puntualmente quando si parla della forestale siciliana alla ricerca dello scandalismo fine a se stesso e non a fare corretta informazione. Conosciamo bene la distinzione tra Corpo Forestale ed (ex) Azienda, ma pezzi della politica e della burocrazia dalla legge 14 del 2006 fino alla grave scelta della graduatoria unica degli operai, hanno progressivamente operato per annullare la netta separazione voluta nel 2002. E poi se chi è preposto a vigilare non interviene, si assume la stessa responsabilità di chi realizza gli interventi contestati”.
L’Ufficio stampa Teresa Campagna
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