Inserita in Economia il 13/06/2014
da Michele Caltagirone
Trapani, 2 milioni di euro per lo sviluppo sostenibile nelle zone di pesca
Sbloccati i due milioni di euro assegnati al comune di Trapani nell´ambito dei finanziamenti assegnati con la Misura 4.1 del Bando “Sviluppo sostenibile delle zone di pesca”, del FEP 2007/2013. La relativa graduatoria dei Gruppi di Azione Costiera (GAC) ammessi era stata approvata nel Dicembre 2012 ma i finanziamenti non furono mai trasferiti a causa della mancata registrazione del decreto da parte della Corte dei Conti. Ora la situazione s´è sbloccata e i soldi sono in arrivo, pronti per rendere operativo il Piano di Sviluppo Locale GAC “Torri e tonnare del litorale trapanese”,di cui il Comune di Trapani è ente capofila. Il GAC “Torri e tonnare del litorale trapanese” è costituito da 28 soggetti di tre diverse componenti, una componente pubblica (28,6 %), una prima componente privata espressione del settore ittico primario (39,3%) e una seconda componente privata espressione della filiera ittica e dell’economia locale (32,1%. Ogni componente ha una partecipazione nella struttura del GAC minima del 20% e massima del 40% del numero dei soci/partner, requisito indispensabile per ammissione ed esistenza dello stesso. La Componente pubblica del GAC “Torri e tonnare del litorale trapanese” è rappresentata dalla Provincia Regionale di Trapani, dai Comuni di Trapani, Erice, Valderice, Custonaci, San Vito Lo Capo, Istituto Zooprofilattico e dal Polo Universitario della Provincia di Trapani. Il PSL GAC “Torri e tonnare del litorale trapanese” si fonda su 6 obiettivi strategici e individua interventi destinati ad applicare tecniche innovative di tracciatura, vendita e trasformazione dei prodotti ittici; supportare la pescaturismo e alla riconversione delle attività di pesca; realizzare interventi di riqualificazione paesaggistica e architettonica e di punti di sosta attrezzati, punti di didattica e ristoro su prodotti locali e inerenti attività marinare; realizzare azioni a favore della tutela ambientale ed avviare azioni di cooperazione nazionale e transnazionale in materia ittica.
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