Inserita in Nera il 12/05/2014
da Michele Caltagirone
La nuova tragedia di Lampedusa. Il Vescovo Mogavero: ´E´ il momento di dire basta´
L’ennesima tragedia della disperazione alle porte dell’Europa. Un barcone carico di circa 400 migranti è affondato tra Lampedusa e la Libia, a un centinaio di miglia a sud dalle coste italiane. Il bilancio della strage è di 215 disperati salvati e 14 cadaveri ripescati. Sul luogo dell’incidente sono presenti, oltre ai mezzi della Marina Militare e delle Capitanerie di Porto impegnate nell’operazione Mare Nostrum, anche alcuni mercantili che sono stati dirottati in zona per le operazioni di soccorso. Sul nuovo disastro legato al problema immigrazione è intervenuto il vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero. "Per i trafficanti il mercato clandestino dei migranti è una miniera d’oro. Oggi - ha sottolineato - piangiamo le vittime dell’ennesimo dramma consumato nel mare Mediterraneo dove i primi numeri diffusi ci ricordano la tragedia dell’ottobre del 2013". Mogavero ha ribadito, altresì, che "nel campo delle migrazioni non è ammessa neutralità. Dobbiamo tentare una lettura culturale del fenomeno, meno che mai una lettura politica. I flussi migratori? Sono movimenti di massa che non si riescono a fermare neanche con le leggi se qualcuno pensa che con l’operazione costosa “Mare Nostrum” riesce a frenare gli sbarchi sulle nostre coste, si è fatto i conti sbagliati". Mogavero, ha fatto, altresì, accenno ai tempi lunghissimi per il riconoscimento dello status ai richiedenti asilo: "Sono necessarie più commissioni territoriali per i colloqui per ridurre le lunghe attese dei migranti. Così per come stanno le cose, se i migranti non vengono impegnati in attività dei centri d’accoglienza, li abituiamo all’ozio".
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