Inserita in Cronaca il 25/03/2014
da Michele Caltagirone
´Non ti scordar di me´, presentato stamani ad Erice il programma della manifestazione
Si è tenuta stamattina presso la scuola “Giuseppe e Salvatore Asta” di via Caruso, la conferenza stampa di presentazione del programma di “NON TI SCORDAR DI ME”, la celebrazione istituita per ricordare Barbara Rizzo Giuseppe e Salvatore Asta, vittime della strage mafiosa di Pizzolungo del 2 aprile 1985, momento simbolo e metafora della rinascita e del risveglio delle coscienze civili. “Non ti scordar di me” con a fianco le forme stilizzate di una donna che tiene per mano due bambini è il logo ed il tema delle manifestazioni innanzitutto dedicate a Barbara Rizzo e ai suoi due gemellini Salvatore e Giuseppe Asta morti nella strage mafiosa del 2 aprile del 1985 di Pizzolungo. Quest’anno lo slogan della manifestazione sarà SPORT, DIRITTI e LEGALITA’, con una settimana densi di appuntamenti, manifestazioni sportive, spettacoli, incontri e dibattiti, che vedrà protagonisti diversi soggetti che nella società civile, a vario titolo, indirizzano il loro impegno in difesa della democrazia, della libertà, della legalità e del rispetto delle regole contro ogni forma di mafia. Alla conferenza stampa, che è stata aperta dal Sindaco di Erice Giacomo Tranchida, sono intervenuti il baby sindaco Claudia D’Amico, Salvatore Inguì, Presidente del coordinamento provinciale di Libera e Daniela Toscano, vice sindaco di Erice. Una commemorazione all´insegna dello sport, come detto, le cui iniziative prendono il via domani con le mini olimpiadi ericine che a partire dalle 9 vedranno impegnati al PalaCardella i bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Speaker d´eccezione il giornalista Enzo Biondo. Il fulcro delle manifestazioni sarà ovviamente la commemorazione delle tre vittime di Pizzolungo, nel giorno del 29esimo anniversario della strage il prossimo 2 aprile, quando alla presenza di autorità civili, militari e religiose sarà deposta una corona ai piedi della stele dedicata a Barbara Rizzo ed ai piccoli Giuseppe e Salvatore.
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