Inserita in Salute il 06/03/2025
da ALESSANDRA GIANNOLA
Sanità allo sbando: l´appello di Uguaglianza per la Sicilia per una sanità giusta ed efficiente
Sanità allo sbando: l´appello di Uguaglianza per la Sicilia per una sanità giusta ed efficiente Noi di Uguaglianza per la Sicilia non possiamo restare in silenzio davanti al disastro sanitario che colpisce la provincia di Trapani. La gestione della sanità è ormai allo sbando, con gravi ripercussioni sulla salute e sulla vita dei cittadini. I recenti episodi di malasanità che hanno colpito il nostro territorio evidenziano un sistema inefficiente, caratterizzato da ritardi, carenze strutturali e una direzione organizzativa incapace di garantire servizi sanitari adeguati. Uno dei casi più eclatanti riguarda i ritardi nella consegna degli esami istologici, che in più occasioni hanno portato a diagnosi tardive con conseguenze letali. Il caso di Paolo Robino, ex infermiere di Salemi, è emblematico: l´uomo è deceduto mentre attendeva da quattro mesi l´esito di un referto istologico. Un altro episodio riguarda una professoressa trapanese che ha scoperto di avere un tumore maligno con metastasi avanzate a causa dell´attesa di otto mesi per un esame istologico. Non meno allarmante è la situazione delle strutture ospedaliere. La Corte dei Conti ha evidenziato un grave ritardo nella realizzazione dei posti letto di terapia intensiva rispetto alla programmazione nazionale. Questa inefficienza strutturale, unita alla carenza di personale sanitario, compromette ulteriormente la qualità dell´assistenza. Nel frattempo, la Regione Sicilia ha convocato i vertici dell´ASP di Trapani per affrontare l´emergenza, ma le risposte tardano ad arrivare. Particolarmente grave è la gestione del servizio di radioterapia oncologica. La decisione di chiudere la convenzione con Villa Santa Teresa di Bagheria e di internalizzare il servizio si sta rivelando disastrosa. La riduzione drastica delle procedure svolte ha creato un grave disagio per i pazienti, molti dei quali sono costretti a rivolgersi ai centri oncologici palermitani per ricevere le cure necessarie. Questo fenomeno non solo aumenta il disagio per chi deve affrontare lunghi viaggi per le terapie, ma sta anche determinando un incremento vertiginoso delle liste d’attesa per l’oncologia medica. Oggi, prenotare una visita oncologica nel sistema sanitario pubblico è praticamente impossibile, lasciando molti pazienti senza la possibilità di ricevere cure tempestive e adeguate. Un altro caso emblematico è quello del dottor Giacomo Urso, giovane medico trapanese che, non trovando un´adeguata collocazione nella propria provincia, ha dovuto trasferirsi a Palermo, dove ha vinto un concorso per lavorare nel più importante centro ospedaliero del Meridione. Questo episodio evidenzia come la provincia di Trapani non sia in grado di trattenere i propri talenti medici, aggravando ulteriormente la carenza di personale qualificato. È importante sottolineare che le responsabilità di questa situazione disastrosa non ricadono sui medici e sugli operatori sanitari, che ogni giorno lavorano con dedizione e professionalità per sopperire alle gravissime carenze organizzative. Il vero problema è una gestione amministrativa allo sbando, incapace di garantire le risorse e il supporto necessari affinché il personale sanitario possa operare in condizioni dignitose ed efficaci. Di fronte a questo quadro desolante, noi di Uguaglianza per la Sicilia chiediamo con forza un intervento immediato e strutturale. Le istituzioni regionali e nazionali devono garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini, potenziando il personale, velocizzando i processi diagnostici e migliorando la gestione delle risorse ospedaliere. La salute non può essere una questione di privilegi o burocrazia: è un diritto fondamentale che non possiamo più permetterci di calpestare. È ora di agire per costruire una sanità giusta, efficiente e accessibile per tutti.
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