Inserita in Politica il 19/11/2022
da Direttore
I capi gruppo della Regione Calabria propongono il consigliere supplente
La proposta di legge che prevede l’istituzione del “Consigliere regionale supplente” sottoscritta da quasi tutti i capigruppo del Centrodestra in Consiglio regionale della Calabria, ad eccezione del capogruppo della Lega Simona Loizzo, conferma ancora una volta la disinvoltura e mancanza di consapevolezza di alcuni partiti ed in particolare della maggioranza al governo della Regione. Il Consiglio regionale della Calabria dal suo insediamento avvenuto il 15 novembre 2021 si è riunito in Assemblea 13 volte in un anno, quindi al netto dell’Assemblea per l’insediamento, in media una volta al mese; anche i lavori delle Commissioni consiliare si svolgono con una frequenza media di una al massimo due riunioni mensili. Il Centrodestra ha una maggioranza, come è noto, pari ai 2/3 del numero complessivo degli eletti ed ha presentato una proposta di legge per aumentare il numero di poltrone fino ad un numero massimo di 27 tra consigliere di CDX e Assessori. In particolare, se la Giunta regionale sarà composta da tutti Assessori eletti in Consiglio, la proposta prevede che possono subentrare fino a sette “Consiglieri supplenti”. Ancora una volta si è in presenza di una politica dell´effimero e non della programmazione, del presente e non per il futuro. Gli interessi personali o di gruppo, a prescindere se di destra o di sinistra, non debbono prevalere sugl´interessi collettivi. Sorge spontaneo chiedersi quale esigenza e necessità andrebbe a soddisfare l’istituzione dei “Consiglieri Supplenti” rispetto agli interessi collettivi dei cittadini calabresi? Una idea, sul piano economico e di programmazione per lo sviluppo della regione, totalmente irrilevante, da rinviare ai mittenti. Tale proposta, come è facile intuire, andrebbe esclusivamente ad aumentare in modo insostenibile i costi che gravano sul bilancio del Consiglio regionale, non solo per pagare i compensi dei Consiglieri Supplenti, oltre 250.000,00 euro/anno incluso oneri per ciascuno di loro, in aggiunta ai costi per la struttura di ogni “Consigliere supplente” oltre 200.000,00 euro/anno. Tutti costi aggiuntivi a carico delle famiglie e delle imprese calabresi, già vessate da inflazione, rincari dell’energia e stagnazione economica. La Calabria non puo tollerare più scelte di politiche per i partiti, servono politiche per sostenere l´economia e lo sviluppo della regione. Ci si augura che i partiti nazionali del Centrodestra, oggi al Governo del paese, intervengano con responsabilità per evitare che alcuni loro rappresentanti in Consiglio regionale continuino a perseverare sulla base di logiche di parte e non di politica economica
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