Inserita in Politica il 26/09/2022
da Massimo Piccolo
“Salvini e Conte, pari sono...”
Nell’Italia dove ormai il senso proprio delle parole e la logica hanno perso la loro cittadinanza, durante le varie maratone televisive che seguivano l’esito delle votazioni politiche, mi è capitato di sentire la seguente sciocchezza (sintetizzo): Il Centrodestra ha un problema con Salvini (Lega), che ha dimezzato i suoi voti.
A parte il fatto che non si capisce dove sarebbe il problema interno al Centrodestra (saranno problemi suoi, o no?) tenuto conto che ha vinto le elezioni; ma la cosa incredibile é che si imputa la responsabilità di questo dimezzamento dei voti della Lega a Salvini. Il quale, invece, è una vittima del suo stato maggiore, presidenti di regione e colonnelli vari. I quali hanno “spinto” Salvini ad entrare nel governo del Migliore, cosa che lui non voleva fare (e neanche la base leghista).
Quindi, caso mai è Salvini che dovrebbe defenestrare (letteralmente) tutto il suo stato maggiore che gli ha fatto perdere i voti della base leghista, che è passata paro paro alla Meloni, ritenuta oggettivamente più coerente, rimanendo all´opposizione.
Guarda caso la stessa cosa è successa a Conte, cioè il dimezzamento dei voti, ma lui invece ne esce come un eroe. Come mai? Sì, i sondaggi davano il M5S al 10 per cento, e quindi se ora ha preso il 15 per cento è stato bravo. Dimenticando che nel 2018 il M5S aveva il 32 per cento.
Questa cosa sembra come i calcoli di Totò in un famoso film (non ricordo quale). Nel film Totò, dando il resto ad un macellaio, alla fine invece, con uno dei suoi “calcoli creativi”, il resto se lo prendeva lui.
Possiamo ragionare un momento?
Allora: come Conte sia riuscito a fare credere ai più ingenui che lui (e il M5S) era contro i provvedimenti di Draghi, resterà un mistero della Storia. Visto che alle parole non seguivano i fatti.
Detto da Conte medesimo, Draghi si presentava in Consiglio dei ministri e decideva le cose, senza neanche consultare detti ministri, e sfornava decreti legge.
Ciò affermato più volte da Conte, sempre a babbo morto, ma solo ai giornalisti: “Draghi era autoreferenziale…”.
Conte quindi se ne va in giro dicendo che lui era contro l’invio delle armi in Ucraina, e che a gennaio 2022 aveva detto a Draghi di evitare di mettere l’obbligo vaccinale, ecc… Peccato che ha sempre votato (per 17 mesi) tutto quello che sfornava Draghi, e solo ora “puntualizza”, a babbo morto.
Diciamoci la verità, tutto il M5S, ha contato sulla smemoratezza degli italiani e ha campato e campa di rendita per avere inventato il (sacrosanto) Reddito di cittadinanza.
Ma almeno la smetta di dire che lui era contro questo o quel provvedimento di Draghi. Quando aveva l’occasione per fermarlo, non lo ha fatto. E quello è ciò che conta…Conte.
Massimo Piccolo
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