Inserita in Cultura il 21/09/2021
da Cinzia Testa
Palermo, successo per la RestArt con quasi 19 mila visitatori e 30 siti aperti anche nelle ore serali
Successo per la seconda edizione di Restart Palermo, con quasi 19 mila presenze e un incremento di circa il 30% rispetto all’anno scorso, in linea con i dati dell’assessorato regionale dei beni culturali, con 570.000 contatti attraverso i canali social durante il periodo della manifestazione. Interessanti i numeri che riguardano la presenza turistica che vedono la partecipazione di circa 7000 visitatori, di cui un migliaio stranieri che hanno dimostrato di gradire, un po’ sorpresi, la città aperta di notte.
Il Festival, ideato dagli Amici dei Musei Siciliani in collaborazione con Digitrend, ha potuto quest’anno, accanto all’idea basilare dell’apertura notturna di alcuni dei siti più suggestivi della città, arricchire la sua offerta attraverso l’ideazione di 52 eventi speciali, tutti svolti in sicurezza seguendo i protocolli Covid, che hanno riscontrato un notevole gradimento del pubblico ed ha soprattutto avuto il merito di coinvolgere gli artisti e gli studiosi in questo momento di ripartenza: i concerti barocchi e le improvvisazioni musicali, gli spettacoli teatrali della famiglia Argento e dell’associazione Raizes, gli incontri di palazzo Abatellis e quelli con Gaetano Basile e Maria Antonietta Spadaro, le visite speciali a palazzo Gangi, villa Bordonaro ai colli, palazzo Butera, all’osservatorio astronomico le teatralizzazioni delle Streghe allo Steri, di Ferdinando e Carolina alla palazzina Cinese e di Van Dyck a palazzo Villafranca, la mostra di Casa Florio hanno registrato il tutto esaurito così come il Teatro Massimo e la cupola di S.Caterina sono stati i luoghi più visitati, replicando, con numeri quasi raddoppiati, il successo dell’anno scorso, seguiti dalla Tonnara Florio, Palazzo Mirto e dalla palazzina Cinese.
Coinvolta anche l’associazione delle guide turistiche Agt che ha ideato alcuni itinerari tematici capaci di coinvolgere palermitani e non. L’indotto ha messo in moto un’economia calcolata in circa 350.000 euro tra ingressi, pub, ristoranti, trasporti e piccoli acquisti vari che certamente rappresentano una cifra aggiuntiva alle varie attività limitrofe al patrimonio culturale.
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