Inserita in Sport il 22/01/2021
da Cinzia Testa
I numeri di Treviglio - Pallacanestro Trapani
La Bcc Treviglio di coach Devis Cagnardi sta faticando a trovare una certa costanza di rendimento, anche per via dello smarrimento di quella meticolosa applicazione difensiva che è stato il marchio di fabbrica di Cagnardi nell’esaltante stagione ad Agrigento. La fluidità offensiva invece è sempre delle migliori, per via di un roster “leggero”, votato alla transizione, al massiccio uso del tiro dai 6.75, con diversi atleti pronti a sfruttare la loro atipicità. Il gruppo di italiani è più o meno quello della scorsa stagione, l’obiettivo prossimo quello di veleggiare in zone più nobili della classifica. L’ambiente in tal senso aiuta, poichè lascia il tempo di lavorare senza inutili pressioni, dando spazio ai tanti giovani in organico che, così, possono crescere di anno in anno. I singoli. La regia è nelle mani del talentuoso J.J. Frazier (1995), uscito da Georgia nel 2017 (18 p.ti di media da “senior”). Tre anni fa, proprio a Treviglio, la condusse letteralmente ai play-off, con numeri da capogiro (27 p.ti in regular season ed “appena” 19 nei play-off). La scorsa stagione un po’ sotto media con la maglia di Scafati. Il “ventello” è garantito, se lo porta da casa! Deve sistemare qualcosa alla voce percentuali (31% da tre; ma tirando tanto, quasi 6 tentativi a match) e nella gestione della squadra. Ottimo assist-man ed inaspettato rimbalzista. Pericolo pubblico numero uno! I suoi numeri: 15.2 p.ti (44% da due), 5.1 falli subiti, 6.6 rimbalzi (un record per la sua altezza!) e ben 6.7 assist di media. Tante palle perse, quasi 3 a match. Cagnardi s’è portato dietro, da Agrigento, la guardia Simone Pepe (1993) che il canestro ha dimostrato negli anni di “vederlo”, confermandosi buon realizzatore, capace di trovare punti anche nelle situazioni più complicate e, spesso, fuori equilibrio. Il tiro dalla distanza è la specialità della casa! 33% dai 6.75 su ben 7 tentativi ad incontro. Buona mano inoltre a rimbalzo (4 per partita, per una guardia!) nonché nei rifornimenti ai compagni. Per lui anche diversi falli subiti di media (4.3 ad uscita), a dimostrazione che non è certo soltanto un tiratore. Discontinuo ma la doppia cifra è nel bagaglio, e finora ha fatto l’americano, con 13.3 p.ti a referto! Un 2000 da quintetto è la guardia Alvise Sarto che, dopo gli eccellenti anni di Treviso da specialista di lusso, è atleticamente e tecnicamente pronto per un ruolo da protagonista. Tanta energia sul parquet ed un affidabile tiro da fuori (un eccellente 48% da tre finora). Migliorabile nell’uno contro uno, dove è un po’ timido, e da lì i pochi viaggi in lunetta. Per lui doppia cifra al momento, 11.7 p.ti, 2.3 rimbalzi, 2.1 assist ed il 100% ai liberi. In crescita! Poi troviamo un’altra vecchia conoscenza della Bcc, lo sloveno Mitja Nikolic (1991), che ha permesso il ritorno ad un basket più “small size”. Si tratta infatti di un giocatore “leggero” che può giocare minuti da “quattro” tattico che colpisce fronte a canestro, “aprendo” il campo per le incursioni dei compagni. Atleta “atipico” che si inserisce bene nel basket di corsa (e di spaziature) che predilige Treviglio. Le cifre gli sorridono: 16.8 p.ti (51% da due), 3.8 falli subiti, 4.1 rimbalzi e ben 4 assist per partita (playmaker occulto!). Preziosissimo poi il 37% da oltre l’arco dei 6.75, specialità della casa anche se è migliorato tanto nella pericolosità in uno contro uno, come testimoniano i falli subiti. Sotto canestro c’è sempre Jacopo Borra (1990) che, con i suoi 215 cm., è in grado di fornire un apporto di sostanza nel pitturato, “chiudendo” l’area ed il canestro agli avversari. Fondamentali i suoi rimbalzi, che permettono ai compagni di lanciarsi in transizione. I suoi numeri al momento, 7.9 p.ti (45% da sotto), 3.1 falli subiti, ben 7.9 rimbalzi ad allacciata di scarpe. Intimidatore d’area, sempre pronto alla stoppata. Dalle rotazioni, la guardia-ala del 2001 Ursulo D’Almeida che sta in campo più del passato e sprigiona tutto il suo disarmante atletismo volando in campo aperto. Deve assicurare maggiore senso tattico e “gestirsi” meglio. Da lui ci si aspettava forse un’esplosione più rapida ma ha tanto margine davanti. Rimbalzi e transizione garantiti, gli si chiede un miglioramento nel gioco a metà campo. Male al tiro da tre, pur concludendo poco dalla distanza. Per lui 5.1 p.ti (59% da due), 2.1 falli subiti, 3 rimbalzi ed un rivedibile 57% dalla lunetta. Sul perimetro c’è anche la bocca da fuoco Davide Reati (1988) che fa valere la sua specialità, alzarsi in sospensione per colpire dai 6.75. Emblematiche le sue statistiche che, storicamente, ci raccontano come tiri quasi esclusivamente da tre e, di rado, si butti dentro. Garantisce triple in quantità industriali anche se finora c’ha insolitamente preso poco dalla distanza (29% da tre su più di 5 tentativi a match). Aggiunge 9.9 p.ti (58% da due) e 3.9 rimbalzi di media. Il 2000 Vincenzo Taddeo è un altro chiamato al salto definitivo di qualità, anche se ha ancora bisogno di “capirsi” col nuovo coach. Pericoloso da tre, 38% in stagione (pur su poche conclusioni), poi 3 p.ti, il 62% da due, in quasi 9’ di parquet. È arrivata “in corsa” (da appena una giornata) la talentuosa ala del 1996 Ion Lupusor, ex Scafati ed atleta di spessore con diverse esperienze in questa lega. Minutaggio che crescerà, così come i suoi numeri ed in generale il suo apporto sul parquet, di sostanza. Mani educate, anche da tre! Poco spazio, finora, invece per l’ala-forte Luca Manenti (meno di 5’), del 2002, il play-guardia del 2002 Matteo Bogliardi (oltre 7’) e la guardia del 2001 Davide Corini.
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