Inserita in Politica il 26/05/2020
da Rossana Battaglia
Dal museo virtuale al museo reale - Neapoli´s Culture Forum
Nasce l’hub culturale
Nasce l’hub culturale Dal museo virtuale al museo reale e ritorno. È la nuova piattaforma in Rete che porta gli utenti a visitare la versione virtuale di musei reali/beni-culturali, in una selezione, in costante aggiornamento, dei più “tecnologizzati” in Italia e nel mondo.
Sono i musei/beni culturali presenti nel Web, visitabili da qualsiasi schermo, che invogliano, dopo “aver preso confidenza con opere, coi percorsi e con le loro atmosfere” ad andare a visitarli di persona, o ritornare a visitarli per conoscerli sempre più, per diventarne amici, perfino dei fan. È un “hub” perché è un vero e proprio luogo online di “smistamento” dei visitatori: entrano in un museo, un sito archeologico, un quadro – a scelta fra le decine offerti – curiosano, analizzano, fotografano, fanno video, e poi escono e si infilano in un altro tesoro virtuale. E poi ancora. Come in hub arrivano e partono, cambiano destinazione, raggiungono i luoghi reali e poi ancora quelli virtuali, e di nuovo quelli reali, in un circolo virtuoso e continuo. Dal museo virtuale al museo reale offre quattro tipologie di beni virtuali: gallerie, musei, teatri, parchi archeologici. Altre se ne aggiungeranno, giorno dopo giorno, anche ad opera dei suoi stessi utilizzatori. Fra pochi giorni l’hub avrà una versione in inglese. Engagement dell’utenza Ogni visita virtuale può essere valutata dall’utente con quattro parametri: facilità d’uso, tecnologie usate per la navigazione virtuale, l’apporto didattico-educativo e un gradimento complessivo. Se l’utente ha già visitato il museo/bene culturale dal vivo, viene chiesto, anche in questo caso, un voto sul gradimento della visita e sulla dotazione di tecnologie facilitanti adottate. Quando i dati raccolti avranno un significato statistico interessante verranno resi noti. CI si aspetta che si formino delle “classifiche”.
Dal museo virtuale al museo reale è stato creato per il “subito-dopo”, ma anche il “dopo-dopo” Covid-19. È uno strumento che parte dalla consolidata convinzione degli autori che l’alleanza, fra tecnologie delle esperienze artificiali e la realtà fisica delle visite ai beni culturali, è una “santa alleanza” che dovrebbe durare per sempre. Un’alleanza che veicola cultura e culture, che crea startup, che moltiplica i posti di lavoro “classici” e i nuovi posti di lavoro dell’innovazione, che rende reticolari i saperi. Perché i beni culturali e la loro immensa industria della bellezza e dell’immaginario rappresentano, con tutte le voci dell’indotto, ben il 13% del PIL nazionale (2019) e, nel dopo coronavirus, l’Italia dovrà impegnarsi con tutte le sue forze e intelligenze per recuperare sul blocco forzato di tale industria strategica per il Paese.
Nel suo piccolo, l’hub culturale Dal museo virtuale al museo reale vorrebbe essere un utile strumento scaturito dalle praterie delle “digital humanities”. Dal museo virtuale al museo reale è un soprattutto un cantiere che chiama “lavorare” i suoi utenti, gli addetti ai lavori e non, gli sperimentatori, le aziende dell’innovazione, gli operatori sui territori della cultura, i fruitori di ogni livello e chiede loro di segnalare ogni nuova offerta di esperienze virtuali da inserire in questo hub culturale.
Dal museo virtuale al museo reale si rivolge ai 44,740 milioni di italiani (Audiweb-Nielsen, marzo 2020) che hanno avuto un vero e proprio “shock didattico digitale”, un corso accelerato e duraturo su smart working, scuola a distanza, home banking, e-commerce, in poche parole hanno conquistato, in isolato autoapprendimento, la cosiddetta “cittadinanza digitale”, come hanno fatto circa altri 4 miliardi di persone nel mondo, superando molti “digital divide”. Dal museo virtuale al museo reale nasce dal gruppo di lavoro di Neapoli’s Culture Forum, evento che da fisico è diventato virtuale per il periodo giugno 2020-aprile 2021. Per poi tornare vis a vis nel maggio del 2021 nella sua sede del Complesso monumentale San Domenico Maggiore, a Napoli.
Dal museo virtuale al museo reale e Neapoli’s Culture Forum sono creati dal gruppo di lavoro della Neos Logos, impresa non-profit.
Neos Logos Un’Impresa Sociale senza finalità di lucro fondata nel 2011 che ha la mission di contribuire alla crescita del Pil culturale italiano attraverso l’individuazione e la promozione di soluzioni creative, innovative, sostenibili e di valore per il mondo della cultura.
Neapoli’s Culture Forum Un appuntamento annuale, momentaneamente trasformato in forum permanente, per favorire il confronto, a livello nazionale e internazionale, tra gli attori che lavorano, sperimentano, studiano, offrono e costruiscono valore e valori con innovazioni tecnologiche applicate alla cultura e ai territori, creando posti di lavoro e incrementando cosi il PIL culturale. https://www.neapolisforum.org/ Hanno preso parte alla conferenza stampa: Aldo Camagni – Presidente di Neos logos Professionista specializzato in economia e gestione d’azienda, studioso degli aspetti economici dell’arte. Edoardo Fleischner – Socio Neos logos e Direttore di Neapoli’s Culture Forum Docente universitario e esperto di comunicazione e nuovi media e di sistemi di convergenza crossmediale. Francesca Brughera – Editor e responsabile comunicazione per Neos Logos e Neapoli’s Culture Forum. Florian Zyba – Art Director e responsabile piattaforme informatiche e social media per Neos Logos e Neapoli’s Culture Forum.
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