Inserita in Sport il 01/04/2020
da Cinzia Testa
Nell’epoca dei social network e del gioco online, è possibile tutelare la privacy?
L’European Gaming and Betting Association, ovverosia l’EGBA, l´associazione commerciale con sede a Bruxelles che rappresenta i principali operatori di scommesse e giochi online che sono stabiliti, autorizzati e regolamentati all´interno dell´Unione Europea, ha avviato, nelle scorse settimane, nuove consultazioni sul settore del gioco. https://www.diritto.it/privacy-social-problemi-soluzioni-pratiche-la-tutela-dei-dati-sensibili-chat/
L’associazione si è così proposta di studiare la conformità dell’intero settore iGaming sul Regolamento generale sulla protezione dei dati 2016/679, adottato nell’ormai lontano aprile 2016 dalla Commissione Europea, che contestualmente impegna ogni Stato membro, anche l’uscente Regno Unito, ad una piena attuazione nel maggio 2018. Ogni società di gioco con sede in Unione Europea dovrà quindi raccogliere opinioni, sia tra i regolatori del gioco d’azzardo sia tra altre parti interessate, per garantire la piena adozione del suo progetto di codice di condotta per l’industria del gioco d’azzardo online. E Questo perché EGBA ha messo tra le priorità la protezione dei dati personali dei giocatori, di gran lunga la sfida più importante per il settore e per ogni azienda che basa la sua azione sul rapporto con terzi. Difatti, nell’epoca dei social, è possibile tutelare la privacy? Quali sono gli altri problemi legati a questo aspetto? Si sa che chi determina le finalità e i mezzi del trattamento si assume anche la responsabilità di tutelare il diritto dei soggetti interessati. Insomma, è il singolo operatore che fa assumere la qualifica di titolare del trattamento o responsabile del trattamento al soggetto, detentore dei fini, per il quale agisce. In alcuni contesti questo non è sempre chiaro e trasparente: si pensi, appunto, ai social, dove l’utente si deve giocoforza barcamenare tra una serie di agenti “extra” e che spesso può anche finire in situazioni di palese violazione di privacy e trattamento di dati, così come subire furti dei dati stessi. Proprio per questo società ed aziende si sono promesse una maggiore tutela nei confronti del cliente e così EGBA ha varato il suo Codice di condotta, i cui principi fanno riferimento anzitutto alla trasparenza da tenere nei confronti del consumatore e dei suoi dati, il loro effettivo uso solo in casi stretta ente necessari, la garanzia che vengano raccolte le informazioni essenziali e che vengano cancellate quelle non necessarie. Stando al codice, la raccolta dei dati sarà subordinata sempre e logicamente al consenso del giocatore. Una sorta di misura implementativa del GDPR, dotando le società d’azzardo online di guide settoriali specifiche, con esempi e pratiche su come conformarsi al codice nato con lo scopo di proteggere i dati personali dei giocatori. Lo stesso GDPR impone delle sfide per i settori che gestiscono ed elaborano i dati dei consumatori, come il settore dei casinò online e del gioco d’azzardo in generale. Il Codice è applicato per tutti i membri facenti capo all’EGBA e per quanti vi vogliano aderire, purché si conformino alle indicazioni dello stesso. Entro la fine dell’attuale primavera è prevista, finalmente, la pubblicazione del Codice e sarà possibile registrarsi regolarmente.
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