Inserita in Politica il 22/11/2019
da Cinzia Testa
Trapani, 24 - 25 novembre 2019 - Giornata internazionale per l´eliminazione della violenza contro le donne
In occasione della Giornata internazionale per l´eliminazione della violenza contro le donne, l’Associazione per i Diritti Umani CO. TU. LE VI., in regime di continuità con le attività annuali profuse ai fini di una maggiore sensibilizzazione sociale sul tema della violenza di genere, ha organizzato un ciclo di manifestazioni aventi ad oggetto una riflessione pubblica sul tema, nonché sulle varie e differenti forme di violenza che ad oggi rappresentano vere e proprie questioni sociali irrisolte. Gli eventi sono organizzati nell’ambito del ciclo di manifestazioni “Trapani è Donna”, patrocinato dall’Amministrazione Comunale di Trapani. In particolare, la CO. TU. LE VI., in data 24 novembre p.v. avvierà le manifestazioni alle ore 10:00 presso la Piazza Nubia, nella quale verrà presentato un manufatto raffigurante un uomo inginocchiato nell’atto di chiedere perdono a tutte le donne vittime di mano carnefice; l’opera, realizzata dalla Ditta Art Metal Poma di Paolo e Luca Poma e disegnata dalla Dott.ssa Annarita Loria, verrà infatti collocata nelle immediate vicinanze della panchina rossa posta in memoria di Anna Manuguerra e di tutte le vittime di femminicidio. Lo spirito dell’opera, pertanto, mira anche a focalizzare l’attenzione sulla volontà di numerosi uomini di redimersi e di contribuire ad un cambiamento sociale necessario, quanto possibile. A collaborare alla manifestazione anche le Associazioni Quattro Rocce, Carlo Scaduto, F.I.D.A.P.A, Teatro e Tradizioni popolari, Musica Ambiente, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Paceco. Sempre il 24 novembre, rispettivamente alle ore 12:00 e alle ore 19:00, verranno presentati i medesimi manufatti presso la Piazza Municipio di Custonaci e la Via Manzoni di Casa Santa Erice: in entrambi i casi le opere verranno installate in corrispondenza delle panchine rosse già presenti in loco con il patrocinio delle Amministrazioni Comunali di riferimento. A Custonaci, inoltre, l’evento sarà realizzato con la collaborazione del Centro Studi Dino Grammatico, in ricordo di Uwadia Bose vittima di femminicidio; in occasione della manifestazione di Erice, invece, sarà presente anche la Dott.ssa Melita Cavallo, già Giudice del Tribunale dei Minori di Roma, volto noto della trasmissione televisiva “Forum” ed autrice del testo “Solo perché donna. Dal delitto d’onore al femminicidio”. Il giorno successivo, 25 novembre, alle ore 9:00, sarà presentata presso l’Aula Magna “G. Tranchina” del Polo Universitario di Trapani il progetto sociale “Social Media Addiction – metti un freno alla tua vita online” rivolto agli studenti degli Istituti scolastici della città al fine di una maggiore sensibilizzazione e consapevolezza circa gli usi della rete e le insidie e gli abusi che spesso generano vere e proprie forme di violenza e di dipendenza. Presenti all’incontro il Presidente del Polo Universitario Prof. Ignazio Giacona, il Procuratore di Trapani Dott. Alfredo Morvillo, il Procuratore aggiunto Dott. Maurizio Agnello, S.E. Pietro Maria Fragnelli Vescovo di Trapani e i Sindaci delle città della provincia di Trapani. Interverranno, inoltre, Aurora Ranno, Presidente CO. TU. LE VI., Luigi Iavarone, Presidente dell’Associazione EmotivAzione con la quale la CO. TU. LE VI. gestisce in regime di collaborazione trenta sportelli di ascolto nella regione Lazio, la Dott.ssa Rita Caracuzzo - Esperto giuridico del Ministero degli Esteri, la Dott.ssa Anna Trinchillo - Sostituto Procuratore della Procura di Catania, il Dott. Franco Belvisi - Sostituto Procuratore della Procura di Trapani, la Dott.ssa Alessandra Stringi - Psicologa clinica e psicoanalista di gruppo, la Dott.ssa Cristiana Macchiusi - Ispettore Generale presso il Ministero della Giustizia e la Dott.ssa Melita Cavallo, già Giudice del Tribunale dei Minori di Roma. Nel corso del medesimo evento, inoltre, la Dott.ssa Cavallo presenterà il testo di recente pubblicazione, edito da Mursìa Milano, “Solo perché donna. Dal delitto d’onore al femminicidio” a mezzo del quale la scrittrice ripercorre la strada dei delitti commessi contro le donne per il tramite di storie realmente accadute, descrivendo gli aspetti giuridici connessi, il sistema di prevenzione e protezione ai centri antiviolenza e le forme di tutela degli orfani per crimini domestici e dei minorenni che assistono a tali violenze. Inoltre, sempre in occasione della stessa manifestazione, verranno esposte presso i locali del Polo universitario quattro opere d’arte tematiche realizzate dall’artista Rosaria La Rosa. Alle ore 12:30, infine, presso i giardini della “Villa Margherita” di Trapani, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale cittadina, verrà scoperto l’ultimo dei quattro manufatti raffiguranti l’uomo inginocchiato, il quale verrà collocato presso la panchina rossa già inaugurata il 24 novembre 2018 dalla stessa Associazione CO. TU. LE VI. in ricordo di Maria Anastasi. Il ciclo di eventi, inoltre, registrerà la presenza dei giovani del Servizio Civile Nazionale della CO. TU. LE VI. -Trapani, i quali hanno collaborato attivamente all’elaborazione e alla realizzazione dei progetti e delle attività previste. “Quest’anno abbiamo voluto organizzare qualcosa di diverso, di unico; in particolare – commenta Aurora Ranno, Presidente dell’Associazione CO. TU. LE VI – vogliamo lanciare un segnale forte, pregnante, fatto di storie, testimonianze e simboli: dai quattro manufatti raffiguranti l’uomo inginocchiato nell’atto di chiedere perdono, alle testimonianze professionali di uomini e donne qualificati che hanno reso un grande servizio alla giustizia e alla tutela dei più deboli, fino ad arrivare alle nuove forme di violenza e di dipendenza come la questione della Social Meda Addiction. Grazie alla collaborazione di tutto lo staff di volontari della CO. TU. LE VI. e del prezioso lavoro svolto dalle ragazze e dai ragazzi del Servizio Civile Nazionale, vogliamo donare alle nostre città e ai nostri giovani un momentoserio di riflessione e formazione, nella speranza di un passato che funga da lezione morale e sociale e nella prospettiva di un futuro diverso, migliore e meno carnefice”.
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