Inserita in Politica il 14/08/2019
da Direttore
Partanna, il direttore del Parco di Selinunte ha incontrato ieri il sindaco Catania “Per concordare insieme il rilancio e la gestione dei beni culturali della cittadina”
Una visita al Castello Grifeo con l´annesso Museo civico della Preistoria del Basso Belice, entrati lo scorso ottobre a far parte del Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, e un incontro con l´amministrazione guidata dal sindaco Nicolò Catania per discutere delle strategie da adottare per la valorizzazione e promozione dei beni culturali della cittadina. Ieri mattina Bernardo Agrò, direttore dell´Ente Parco, e il primo cittadino hanno effettuato una ricognizione dei due fiori all´occhiello del patrimonio storico-architettonico di Partanna. Alla visita è seguita una riunione al Comune, per concordare il programma da portare avanti in sinergia e che nelle prossime settimane prevederà una serie di novità pensate per favorire il turismo sul territorio ed incrementare l´afflusso di visitatori. Una conversazione cordiale durante la quale i due rappresentanti istituzionali hanno confermato la reciproca volontà di collaborare per dare “il massimo risalto – osserva il sindaco Catania – alle bellezze storiche, culturali e al contempo paesaggistiche del nostro territorio. L´accordo raggiunto lo scorso ottobre a livello istituzionale con la Regione con l´allora compianto assessore Sebastiano Tusa, l´Ente Parco e la Soprintendenza ai Beni culturali di Trapani, sarà un ottimo trampolino per gestire insieme il rilancio turistico della cittadina, creando un circuito virtuoso che offra al visitatore l´occasione di ammirare anche i beni più rappresentativi di Partanna”. “Le attività che caratterizzano le nuove iniziative di valorizzazione del Parco e che stiamo valutando qui a Partanna – conclude l’architetto Bernardo Agrò - porteranno alla creazione di un Sistema dinamico degli Spazi culturali: dall’area monumentale e dai templi di Selinunte alle Cave di Cusa così come i siti di Pantelleria o il museo del Satiro, con regole e dinamiche congiunte, che pur mantenendo la specificità di ciascun luogo ne determinano il grande valore”.
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