Inserita in Politica il 06/08/2019
da Cinzia Testa
La concreta necessità di una buona riforma della magistratura onoraria
La redazione, che ha condotto un´inchiesta giornalistica sui magistrati onorari dedicando diversi articoli all´argomento (non soltanto in virtù della tutela magistrati onorari, ma per garantire la tutela del diritto alla collettività), oggi ribadisce il bisogno di una seria riforma della magistratura onoraria che si faccia realmente garante di questa categoria.
Il nostro intento è quello di evidenziare un modo concreto per la risoluzione del problema: la politica per garantire una piena giustizia, deve tutelare la certezza del diritto e assicurarne tempi ragionevoli. Per far ciò occorre necessariamente aumentare il numero dei magistrati; soltanto in questo modo sarà possibile smaltire concretamente il lavoro.
Pertanto, la politica non può e non deve soltanto fare campagna elettorale permanente, come si dice in questi ultimi tempi, ma deve interessarsi veramente alla tutela della certezza del diritto, immettendo, sia pur con ruoli diversi rispetto alla magistratura ordinaria, tutti quei magistrati che hanno svolto e stanno svolgendo il servizio sul territorio per dare a un cittadino certezza di tempi e del diritto.
Ci si augura che il Ministro Bonafede, molto attento alla campagna elettorale e ai proclami, e poco partecipe a quelle che sono le esigenze vere della collettività, oggi prenda atto che l´unico modo di raggiungere gli obiettivi tanto decantati (cioè tempi ragionevoli e certezza) sia quello di implementare il numero dei magistrati sul territorio. Ciò può essere fatto solo ed esclusivamente attraverso l´inserimento in organico e la garanzia di una retribuzione dignitosa e costituzionalmente garantita. Oggi, come è noto, i magistrati onorari non hanno garanzie di alcun tipo: costituzionali, previdenziali o retributive.
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