Inserita in Politica il 23/05/2019
da Direttore
Partanna, Catania incontra i lavoratori forestali e i sindacati di categoria
La Giunta comunale approva delibera per chiedere il riordino del settore
PARTANNA. Sostenere il comparto dei lavoratori forestali e al tempo stesso creare le condizioni per il loro impiego a tutela del territorio e dell’ambiente in servizi utili per l’ente locale anche in termini di prevenzione e mitigazione del rischio di dissesto idrogeologico. La Giunta comunale, presieduta dal sindaco Nicolò Catania, ha approvato una delibera, da trasmettere anche al presidente della Regione Nello Musumeci, agli assessori regionali all’Agricoltura e al Territorio e Ambiente, rispettivamente Edy Bandiera e Salvatore Cordaro e al presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, per chiedere il riordino del settore forestale. La delibera fa seguito all’incontro tenutosi nei giorni scorsi al Palazzo municipale fra l’amministrazione, una delegazione dei lavoratori forestali e i rappresentanti dei sindacati Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil che hanno esposto al primo cittadino le proprie esigenze professionali e la richiesta di promuovere nelle sedi opportune la gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio forestale. Nel corso dell’incontro sono state illustrate al primo cittadino una serie di proposte per la promozione della gestione forestale sostenibile e per la preservazione del territorio e del paesaggio. Inoltre è stato chiesto all’amministrazione comunale di sollecitare presso gli enti regionali l’istituzione di una voce di bilancio per i lavoratori a tempo indeterminato, al fine di dare continuità ai pagamenti, per prevedere un fondo di rotazione per pagare gli stagionali e, una volta ultimato il processo di stabilizzazione dei forestali, di avviare un turn over per l’assunzione di giovani favorendo così il ricambio generazionale. “L’amministrazione comunale – ha detto Catania – è sensibile a queste proposte che da un lato offrono nuove opportunità di lavoro agli stagionali e dall’altro garantiscono lo svolgimento di servizi di pubblica utilità dei quali i piccoli Comuni, considerate le esigue risorse, in termini di dotazione finanziaria e di personale, ormai non possono più fare a meno”.
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