Inserita in Sport il 20/01/2014
da Michele Caltagirone
´Insieme si può´. Al via ieri da Valderice il ciclo di manifestazioni sportive per ricordare le vittime di mafia
Al via ieri, 19 gennaio, a Valderice, la prima prova della manifestazione “Insieme si può. Di corsa per la legalità” organizzata dall’associazione Libera e dal Comitato territoriale Uisp di Trapani. Alla prima delle sei gare podistiche, allestite con il preciso intento, oltre che di ricordare le vittime, di tornare a fare trionfare la vita – e la legalità – nei luoghi dove la morte ha rapito vite innocenti per mano mafiosa, hanno partecipato circa 150 gli atleti provenienti da tutta la provincia di Trapani. Al nastro di partenza anche i rappresentanti delle forze dell’ordine che hanno dato supporto all’iniziativa, a cominciare dai Carabinieri che hanno schierato i massimi responsabili sul territorio, Comandante provinciale in testa: il colonnello Fernando Nazzaro era accompagnato dal tenente colonnello Alessandro Carboni, capo del Reparto operativo, dal maggiore Antonio Merola, responsabile del Nucleo investigativo, e dal tenente Giovanni Rubino, comandante del Norm della Compagnia CC di Trapani. Presente anche una rappresentativa della Polizia penitenziaria capitanata dal commissario Giuseppe Romano, e poi, ancora, il dirigente della Polstrada di Trapani Nicola D’Angelo e alcuni militari del 6° Reggimento Bersaglieri. Per l’associazione Libera hanno indossato le scarpette da corsa il referente provinciale Salvatore Inguì e la responsabile del Presidio di Trapani Gisella Mammo Zagarella. Attorno e insieme a loro tante donne e uomini, di tutte le età, sulle cui gambe – come sottolineato da Gabriella Stramaccioni, della Direzione nazionale di Libera – ha corso per le vie del paese il “no” convinto e forte a tutte le mafie e le forme di illegalità che soffocano la vita sociale ed economica di Trapani e del suo territorio. A dominare la gara, svoltasi – sulla distanza di 3,1 km per gli atleti over 60 e per le donne e di 6,2 km per le restanti categorie maschili – su un percorso particolarmente impegnativo per strappi e pendenze, è stato Paolo Cicala (22’43″) davanti a Salvatore Puccio (23’28″) e Davide Abruzzo (23’59″). Prima delle donne Giovanna Ferrante (14’34″) davanti a Adina Lungu (14’56″) e Dorotea Lo Cascio (15’31″). In premiazione sono andati i primi tre classificati di ciascuna categoria maschile e femminile. Il prossimo appuntamento del circuito di gare “Insieme si può. Di corsa per la legalità” è fissato per il 30 marzo in occasione del memorial intitolato alle vittime della strage di Pizzolungo, Barbara, Giuseppe e Salvatore Asta. I partecipanti partiranno dal Tribunale di Trapani per giungere, dopo 8,2 km, sul luogo dell’attentato.
|
|
|
|
|
|
|