Inserita in Politica il 17/01/2014
da Michele Caltagirone
Alcamo, verso il rimpasto di giunta. Le dichiarazioni del sindaco Bonventre
Fase politica alquanto tumultuosa presso il Comune di Alcamo. Una situazione che rende necessario un chiarimento da parte del primo cittadino. Il sindaco Sebastiano Bonventre ha dunque voluto diffondere tramite un corposo comunicato stampa il suo punto di vista, in merito ad una "imminente revisione programmatica ed il rilancio dell’azione politico-amministrativa della giunta". "L’azione di Governo operata dagli Assessori ancora oggi in carica - sottolinea Bonventre - e che hanno la mia piena fiducia, ha prodotto, comunque delle azioni di significativo rilievo e pertanto sono orgoglioso ed onorato e con me le forze politiche di riferimento, di aver collaborato con loro e di continuare a farlo per tutto il tempo necessario ed utile, certo di poter contare sempre sul loro senso di responsabilità. Ciononostante è stato necessario assumere, in sede politica, alcune decisioni, condivise dal sottoscritto e da tutte le forze politiche della coalizione che sostiene l’Amministrazione, che rappresentano la sintesi di un serio processo di riflessione sull’attuale stato di grave crisi, malessere e disagio socio-economico che attraversa la nostra comunità e che, evidentemente, è frutto di una crisi nazionale che sta indebolendo le economie locali e quella nazionale. L’assunzione di misure straordinarie - aggiunge il sindaco di Alcamo - la revisione dell’agenda programmatica, la riorganizzazione degli uffici e dei servizi comunali (inclusa la revisione dei rapporti con l’apparato dirigenziale-burocratico), il contenimento e la razionalizzazione della spesa, la revisione della politica fiscale e degli strumenti di programmazione finanziaria, territoriali e delle politiche sociali, l’apertura, ove possibile, della compagine di governo alle categorie professionali ed economiche della nostra città, l’auto-sospensione delle indennità di carica per sindaco e assessori ed altre misure ed iniziative che saranno intraprese, impongono anche l’azzeramento dell’attuale assetto di governo della città che comunque, non va inteso n´ può essere interpretato come atto di sfiducia (n´ collettiva n´ individuale) nei confronti della attuale compagine di governo e dei suoi uomini e donne e delle loro intelligenze e capacità".
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