Inserita in Cronaca il 18/12/2013
da Michele Caltagirone
Trapani, il Comitato ´No Tares´ tenta la via del dialogo
Non ci saranno altre manifestazioni di piazza indette dal Comitato “No Tares”. Sono i componenti dello stesso comitato che lo rendono noto in una nota diffusa agli organi di stampa nella tarda mattinata di oggi. “Intendiamo perseguire vie pacifiche, democratiche e legali”, si legge a margine del comunicato stampa. Ed è la motivazione per la quale viene dunque scelta la via della concertazione. Secondo il comitato intanto “la scelta di diluire la TARES in più rate non appare idonea ad alleviare le conseguenze dell’incidenza della tassa stessa”. Viene inoltre evidenziata l’intenzione di “intraprendere un dialogo con questa amministrazione, nei luoghi e nelle sedi che saranno individuate come opportune” e che quindi “si prendono le distanze da qualsivoglia altra iniziativa di protesta dovesse nascere sul territorio”. Il comitato pertanto rende nota la proposta da avanzare all’amministrazione comunale di Trapani. Il primo punto consiste nel “revocare la delibera n. 188 del 08.08.2013, con la quale è stato adottato il Regolamento TARES, nonch´ le successive”, dopo di che “1) al pari di altri Comuni dell’hinterland trapanese, adottare le tariffe TARSU, maggiorate del 30% e di 0,30 cent per mq. come obbligatorie per legge. Nel caso in cui non si riuscisse a raggiungere il pareggio di bilancio, come fatto da altre amministrazioni comunali, intervenire con decurtazioni del 30% sulle indennità dei consiglieri, assessori e Sindaco”. Si suggerisce infatti di “intervenire con rinuncia da parte di alcuni consiglieri ai benefici economici di cui godono, in quanto assunti con contratto di lavoro dipendente, derivanti dall’applicazione della legge regionale n. 30/2000, art. 20 comma 5, (gli oneri per i permessi retribuiti sono a carico dell’ente presso il quale i lavoratori dipendenti esercitano le funioni pubblivhe. L’ente su richiesta documentata del datore di lavoro è tenuto a rimborsare quanto dallo stesso corrisposto per retribuzioni ed assicurazioni per le ore o giornate di effettiva assenza del lavoratore). In via meramente subordinata, una rimodulazione al minimo delle tariffe Tares, approvate dal Consiglio comunale con delibera che tenga conto anche di una soglia di innalzamento del tetto previsto per le esenzioni e le agevolazioni, oggi fissato dal regolamento TARSU rispettivamente a € 3000 euro e ad € 5000 di reddito ISEE ed indicato con autocertificazione”, Infine “un nuovo modello di riscossione esattoriale che tenga conto delle condizioni di difficoltà, povertà,o indigenza al fine di istituire forme altreentaive per il pagamento di multe e tasse (lavori socialmente utili e di pubblica utilità in favore dell’Ente)”.
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