Inserita in Cronaca il 25/08/2018
da Direttore
I custodi di Stellamaris Custonaci”salvano la statua
Una squadra di subacquei volontari di Trapani è riuscita a rialzarla. Rischiava di cadere e di rompersi. La squadra di Giuseppe Miceli e i suoi subacquei, sono stati sul posto, sono intervenuti tempestivamente e mediante una barca che faceva loro da base, si sono immersi e con varie attrezzature sono riusciti a raddrizzarla, nonostante le sue undici tonnellate e i sui sei metri di altezza. Quest´anno l’associazione “Tempo Reale” di Danilo Gianformaggio , gioielliere e anche lui devoto, ha fatto costruire un rosario di tre metri di lunghezza, composto da cubetti di marmo ( della Santoro Marmo, il Nerello di Custonaci e il libeccio antico) completandolo con una medaglietta della Madonnina e una croce offerta dall´azienda “Isotto Sport” di Trapani . La “Signora dei Fondali” è stata creata il venti luglio del 2012 e realizzata in marmo (Perlato di Sicilia) raffigurante la Madonna con il bambino Gesù in braccio.
La Statua Stellamaris Custonaci nasce dall’unione di due importanti elementi del territorio, l’attività marmifera e la fede. Custonaci è conosciuta in tutto il mondo come la “città del Marmo”, secondo bacino marmifero d’Europa per importanza di qualità e quantità estrattiva. Grazie, infatti, all’impegno e alla fede di alcune aziende di marmo della città, si è riusciti a realizzare l’opera. L´imponente blocco di marmo, quando fu costruito, fu donato dall´azienda “Santoro Marmi” e fu immersa in mare con un operazione molto complessa gestita dai cantieri navali tra i più importanti della città di Trapani, i “Cantieri Miceli”.
“La famiglia Miceli - ha spiegato Vanessa Gallipoli, professionista nel settore dello spettacolo che da anni vive a Custonaci e si è sempre prodigata per il territorio e moglie di Albero Santoro - è stata fondamentale sin dall´inizio per la collocazione e l´operazione di messa sotto il mare della statua. Cosi come le associazioni “InAltoMare” insieme a “Dive Friends” e i loro subacquei che ne curano la pulizia con immersioni di gruppo , armati di spugnette , fede e tante preghiere. Un percorso che ci unisce sin dall´inizio - continua Vanessa Galipoli - Stellamaris Custonaci è l´esempio perfetto di unione di pubblico e privato in cui un popolo si muove per l´interesse del territorio senza scopo di lucro ma con la fede l´amore e la preghiera”. E’ la Madonna più grande del mediterraneo e si trova immersa nei fondali di cala Bukuto, a tredici metri di profondità nella località balneare di Baia Cornino, a causa delle forti mareggiate e di una violenta tromba d’aria che aveva colpito la zona mesi fa, si era inclinata rischiando di cadere. “Noi subacquei siamo entusiasti d´immergerci nelle acque di Cala Bukuto - ha detto Alessandro Colombo presidente di “InAltoMare” - e l’emozione si rinnova ogni qualvolta che ci immergiamo. Vederla li nella sua maestosità e ineguagliabile bellezza ci fa battere il cuore e capire quanto la fede sia importante”. La famiglia Miceli, che gestisce i cantieri e sin dal primo giorno si è occupata per immergere la statua, è sempre presente ogni anno nelle operazioni di manutenzione.
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