Inserita in Cultura il 03/02/2018
da Direttore
ALL’ISTITUTO TECNICO GIROLAMO CARUSO LA SPERIMENTAZIONE QUADRIENNALE IN “COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO” SI TRATTA DELL’UNICO INDIRIZZO DEL GENERE IN SICILIA
C’è anche l’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico “Girolamo Caruso” di Alcamo tra i 92 nuovi istituti che usufruiranno della sperimentazione, voluta fortemente dal ministro Valeria Fedeli, e che prevede percorsi quadriennali, per alcune, selezionate, prime classi, di istituti di istruzione superiore italiani.
Nessuno “sconto” sugli obiettivi formativi: le scuole partecipanti assicureranno, come previsto dall´Avviso pubblico di ottobre, il raggiungimento delle competenze e degli obiettivi specifici di apprendimento previsti per il quinto anno di corso, nel rispetto delle Indicazioni Nazionali e delle Linee guida. E non solo. Daranno al sistema formativo italiano, l’istituto Caruso tra questi, un nuovo impulso allo sviluppo di competenze più adeguate alle esigenze di una società in continuo mutamento.
L’Istituto Tecnico, nato come istituto privato nel 1948 e legalmente riconosciuto nel 1952, diventato statale dieci anni dopo, si riconferma, così, con il nuovo indirizzo sperimentale quadriennale in “Costruzioni ambiente e territorio”, il Polo educativo più valente della provincia di Trapani e dell’intero comprensorio che, come è risaputo, ha ricadute considerevoli sulla provincia di Palermo.
La programmazione del percorso quadriennale è stata organizzata in maniera da sviluppare e declinare i contenuti teorici verso fini maggiormente pratici e applicativi, senza naturalmente venire meno alla necessaria complessità e completezza dei contenuti necessari per lo sviluppo delle competenze formative imprescindibili ad una efficace e positiva integrazione sociale e lavorativa degli studenti, come le competenze di natura metacognitiva (imparare ad apprendere), relazionale (saper lavorare in gruppo) o attitudinale (autonomia e creatività). Verranno quindi selezionate delle aree tematiche interdisciplinari su cui le varie materie potranno lavorare per approfondire le conoscenze inerenti ad ogni singola disciplina e per formare le competenze trasversali di tutte le materie. L’orientamento maggiormente pratico avrà lo scopo di rendere la formazione più aderente al contesto socio-economico di riferimento. La struttura didattica sarà organizzata, come prevede il bando ministeriale, in due bienni suddivisi in 2 quadrimestri l’uno.
Il percorso del primo biennio prevede due annualità, finalizzate alla formazione di conoscenze, abilità e competenze pluridisciplinari, riferite a cinque aree: lingua madre, lingua straniera, logico-matematica, scientifica, tecnologica, antropica, sportiva e motoria.
Il secondo biennio si articola su due annualità, finalizzate alla formazione di conoscenze, abilità e competenze pluridisciplinari, riferite alle seguenti aree: lingua madre, lingua straniera, logico-matematica, scientifica, tecnologica, e motoria. Nel corso del secondo biennio verranno affrontate le materie che contraddistinguono l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”. La metodologia di studio è centrata sulle problematiche tipiche dell’indirizzo e grazie all’operatività che la contraddistingue facilita apprendimenti efficaci e duraturi nel tempo. L’approccio centrato sul saper fare consente al diplomato di poter affrontare l’approfondimento specialistico e le diverse problematiche professionali ed in seguito continuare a mantenere adeguate le proprie competenze in relazione al prevedibile sviluppo del settore interessato da notevoli aggiornamenti delle tecnologie impiantistiche ed energetiche. Lo studio di quest’ultime approfondisce i contenuti tecnici specifici dell’indirizzo e sviluppa gli elementi metodologici e organizzativi che, gradualmente nel quinquennio, orientano alla visione sistemica delle problematiche legate ai vari generi dei processi costruttivi e all’interazione con l’ambiente. Il corso, nel secondo biennio, si propone di facilitare anche l’acquisizione di competenze imprenditoriali, che attengono alla gestione dei progetti, all’applicazione delle normative nazionali e comunitarie, particolarmente nel campo della sicurezza e della salvaguardia dell’ambiente. Le discipline di indirizzo si sviluppano nel secondo biennio mirando a far acquisire all’allievo competenze professionali correlate a conoscenze e saperi di tipo specialistico che possano sostenere gli studenti nelle loro ulteriori scelte professionali e di studio. L’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio” integra competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso degli strumenti informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali. Approfondisce competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico.
Nell’intero percorso formativo, si realizzerà l’apprendimento sistematico di discipline diverse insegnate ed apprese in una lingua straniera con metodologia CLIL. L’attività di apprendimento integrato di contenuti disciplinari in lingua straniera veicolare (inglese) è strettamente connessa con l’attività didattica del docente CLIL e sarà essere integrata da interventi di visiting professor provenienti dal mondo del lavoro e della cultura internazionale e da workshops e momenti tematici di approfondimento. L’insegnamento CLIL verrà attuato a partire dal terzo anno in almeno una delle seguenti discipline: Gestione del cantiere e sicurezza; Topografia; Progettazione, costruzione e impianti; Geopedologia, economia ed estimo.
La sperimentazione che darà lustro all’istituto Caruso di Alcamo presieduto dalla prof.ssa Vincenza Mione, prevede, inoltre, l’attivazione di insegnamenti opzionali, anche e soprattutto in funzione orientativa, attingendo dall’organico di potenziamento in dotazione all’Istituto, secondo quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, articolo 1, comma 7. I corsi opzionali verranno attivati nel secondo biennio. I corsi saranno i seguenti: Lo sviluppo sostenibile; Gli strumenti per la gestione del territorio; L’ingegneria naturalistica; Mobilità sostenibile; Efficienza energetica degli edifici; Progettazione in ambiente virtuale; Design e grafica; Rilievo e analisi dei dati.
I corsi opzionali verranno svolti in orario pomeridiano, attivati secondo la scelta specifica degli alunni. La scelta dei corsi opzionali consentirà agli alunni di maturare crediti formativi in maniera proporzionale al numero di corsi seguiti e alle votazioni riportate al termine degli stessi.
L’itinerario formativo costituisce un percorso di formazione “sul campo” che consente di apprendere attraverso la metodologia della ricerca-azione e dell’imparare-facendo. Verranno privilegiati ambienti di apprendimento esperienziale, con l’intento di supportare la connessione tra contenuti sviluppati nel corso e le esperienze professionali, evidenziando la relazione tra i temi affrontati in aula e i problemi concreti riscontrabili nel contesto lavorativo. Insieme alle lezioni frontali si prescelgono tra i metodi formativi atti a consentire la costante comprensione della rilevanza dei contenuti affrontati ai fini dello sviluppo professionale, l’Action Learning, i compiti di realtà, l’apprendimento cooperativo su materiali predisposti (testi, slides curate, video, casi), attività pratiche di laboratorio a piccoli gruppi, documenti aziendali, site inspection mediante visite didattiche, test di rinforzo per l´apprendimento, giochi didattici. Le esercitazioni pratiche, simulazioni e stage superano il 50% del monte ore complessivo. Verranno elaborati contenuti scientifici per il materiale didattico (dispense, documenti aziendali, normative) ad uso individuale e collettivo. I contenuti formativi troveranno una dimensione applicativa all’interno dei laboratori di cui dispone la costituenda fondazione, con risorse tecniche e strumentali adeguate e pienamente aggiornate al contesto tecnico/tecnologico del settore agroalimentare. La formazione itc-based, sarà attuata oltre che mediante la dotazione metodologica e strumentale, con l´offerta di servizi di rete e strumenti di supporto all´apprendimento, attraverso una piattaforma didattica in cui confluiscono materiali didattici e supporti multimediali, discussioni sincrone (chat room) e asincrone (forum di discussioni e bacheca), collegamenti con risorse sul web.
Tanta strada è passata da quando, nel 1974, grazie all’interessamento e alla lungimiranza del prof. Rocco Di Bernardo, primo preside dell’Istituto, l’ITC Caruso, adesso guidato dalla prof.ssa Enza Mione, ha avuto affidata dal Ministero della Pubblica Istruzione una delle cinque sezioni sperimentali per Ragionieri Programmatori istituite in tutta Italia, unica in Sicilia. Era il 1976, inoltre, quando l’Istituto è diventato un polo di cultura informatica, grazie anche al suo Centro Elaborazione Dati (C.E.D.) ponendosi come centro di proposta ed elaborazione di una cultura tecnica in alternativa a quella classica proposta dagli altri istituti della città.
Nel corso degli anni l’istituto ha saputo, sempre, cogliere in anticipo le linee di tendenza del mercato e si è imposto come scuola di qualità in grado di fornire volta per una cultura di base ed un ventaglio di corsi specialistici rispondenti ed efficaci.
La popolazione scolastica si è, negli anni, accresciuta e diversificata, i percorsi tecnici si sono affermati, e questa ulteriore sperimentazione ne è la tangibile prova, come la risorsa istituzionale di formazione che possa garantire quello slancio necessario ai nostri giovani per sapersi inserire e integrare in modo propositivo nella società multiculturale e globale del terzo millennio.
A tutto lo staff del dirigente scolastico, allo stesso DS prof.ssa Mione, e ai validissimi docenti che si sono intestati la progettazione qualificata va la gratitudine dell’intera comunità locale e regionale.
|