Inserita in Politica il 15/11/2017
da Direttore
Il futuro dell´Europa: il presidente Juncker istituisce la task force "Fare meno in modo più efficiente"
Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha istituito in data odierna una task force per la sussidiarietà e la proporzionalità e per "Fare meno in modo più efficiente".
La task force riferirà al presidente della Commissione entro il 15 luglio 2018 formulando raccomandazioni su come migliorare l´applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità, individuare ambiti di intervento in cui l´attività potrebbe essere reindirizzata o definitivamente restituita agli Stati membri e sul modo migliore per coinvolgere le autorità regionali e locali nella formulazione delle politiche dell´Unione e nella loro attuazione.
Il presidente Juncker ha annunciato l´istituzione della task force nel suo discorso sullo stato dell´Unione del 13 settembre, dichiarando: "Questa Commissione ha cercato di essere grande sulle grandi questioni e piccola sulle piccole. Per portare a termine il lavoro iniziato intendo istituire, a partire da questo mese, una task force per la sussidiarietà e la proporzionalità che esamini in maniera molto critica tutti gli ambiti d´intervento, in modo da agire solo quando l´UE apporta un valore aggiunto."
La task force inizierà i suoi lavori il 1º gennaio 2018 e sarà presieduta da Frans Timmermans, il primo vicepresidente responsabile per la qualità della legislazione, le relazioni interistituzionali, lo Stato di diritto e la Carta dei diritti fondamentali. Sarà composta da altri 9 membri: tre provenienti dai parlamenti nazionali, tre dal Parlamento europeo e tre dal Comitato delle regioni. Nelle lettere inviate oggi il presidente Junckerha chiesto ai presidenti del Parlamento europeo, della conferenza delle commissioni parlamentari per gli affari dell´Unione dei parlamenti dell´Unione europea (COSAC) e del Comitato delle regioni di nominare i membri delle loro istituzioni per la task force.
Nel discorso sullo stato dell´Unione del 13 settembre 2017, il presidente Juncker ha presentato la sua visione sul futuro dell´Europa, che trae ispirazione dal dibattito avviato dal Libro bianco sul futuro dell´Europa verso il 2025. In base a uno degli scenari presentati (lo scenario 4, "Fare meno in modo più efficiente"), l´Unione europea dovrebbe intensificare l´attività in alcuni settori, cessando di intervenire o intervenendo meno in quelli in cui viene percepita come portatrice di un valore aggiunto più limitato, o incapace di rispettare le sue promesse. Le attività della task force dovranno contribuire all´ulteriore evoluzione dell´Unione europea nel contesto della tabella di marcia della Commissione per un´Europa più unita, più forte e più democratica. La tabella di marcia sarà completata in tempo prima delle elezioni del Parlamento europeo, in occasione della riunione dei leader a Sibiu (Romania) il 9 maggio 2019.
Contesto
Gli orientamenti politici del presidente Juncker presentati il 15 luglio 2014, che hanno esortato la Commissione a concentrarsi su dieci ambiti di intervento e ne hanno permeato il lavoro degli ultimi 3 anni, prevedono che l´attività sia lasciata quanto più possibile nelle mani degli Stati membri. La Commissione ha ulteriormente sviluppato questo concetto nel suo Libro bianco sul futuro dell´Europa del 1º marzo 2017 il quale presenta 5 scenari, uno dei quali intitolato "Fare meno in modo più efficiente".
I principi di sussidiarietà e proporzionalità sono sanciti all´articolo 5 del trattato sull´Unione europea. Il principio di sussidiarietà mira a garantire che le decisioni siano prese nel modo più vicino possibile ai cittadini e che l´UE intervenga solo quando la sua azione risulti più efficace di quella intrapresa a livello nazionale, regionale o locale. Il principio di proporzionalità limita l´esercizio delle competenze dell´UE a quanto necessario per il conseguimento degli obiettivi sanciti nei trattati. Un esempio dell´applicazione di tali principi sotto l´attuale Commissione è il fatto che il controllo degli aiuti di Stato sia già stato ampiamente restituito alle autorità nazionali e che il 90% di tutte le misure di aiuto di Stato siano affidate alle autorità nazionali, regionali e locali.
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