Inserita in Nera il 30/10/2013
da Marina Angelo
Si allunga la lista degli arresti per maltrattamenti in famiglia a Locogrande
Questa volta sono G. V. le iniziali che tuonano all’interno del comunicato stampa arrivato dalla Compagnia dei Carabinieri di Trapani. Ancora una volta si tratta di un caso di maltrattamenti in famiglia ed ancora una volta siamo a Locogrande. A finire in manette è un residente nel rione “San Giuliano”, già noto alle Forze dell’Ordine per le passate turbolenze.
A subire atti persecutori e lesioni personali è la moglie del giovane pregiudicato che aveva sporto già numerose denunce contro il marito. La stessa si era infatti rivolta ai Carabinieri di Locogrande, denunciando i maltrattamenti patiti durante la convivenza con quello che faticava a riconoscere il suo uomo.
A causa del comportamento violento del marito, la donna era stata costretta ad abbandonare il tetto coniugale insieme ai tre figli minori, per rifugiarsi a casa dei suoi genitori, abitanti nella frazione di Rilievo. Ma non era servito a nulla.
G.V. l’aveva rintracciata e la sua ira l’aveva colpita più di una volta anche lì dove lei pensava di essere finalmente al sicuro. A casa del suocero e della suocera l’uomo non risparmiava n´ gli anziani nè i suoi bambini che erano dovuti ricorrere più volte alla cure del Pronto Soccorso dell’ Ospedale di Trapani dove i sanitari avevano loro riscontrato contusioni ed escoriazioni varie.
A seguito delle numerose denunce, i Carabinieri si attivavano per richiedere alla competente autorità giudiziaria l’emissione di una idonea misura cautelare nei confronti del violento marito, al fine di impedirne il ripetersi di questo comportamento. E così, il Tribunale di Trapani, accogliendo le richieste avanzate dai Carabinieri e dal Pubblico Ministero, ha emesso un’ordinanza applicativa di misura cautelare, con la quale si prescriveva all’uomo l’allontanamento dalla casa familiare e il contestuale divieto di avvicinare la moglie, i loro figli minori e i suoceri.
Il provvedimento però non era stato sufficiente. Appreso il contenuto dell’ordinanza a suo carico, l’uomo andava in escandescenza davanti ai militari e preso da uno scatto di ira non esitava a manifestare ai carabinieri la sua ferma e decisa volontà omicida verso i suoi familiari che avevano “osato” denunciarlo.
Immediatamente i Carabinieri comunicavano quanto sentito al Pubblico Ministero di turno della locale Procura di Trapani che, vista la gravità dei fatti rappresentati, richiedeva al GIP del Tribunale la revoca della predetta misura con sostituzione della più grave misura cautelare della custodia in carcere. Pochi istanti dopo veniva quindi emessa una nuova ordinanza, in sostituzione della precedente, con la quale si disponeva la custodia cautelare in carcere dell’uomo.
Dichiarato in stato di arresto, dopo le formalità di rito, il soggetto veniva accompagnato dai Carabinieri presso la Casa Circondariale di Trapani.
Quest’ultimo episodio di cronaca è soltanto uno degli ultimi casi di mariti violenti tratti in arresto dai Carabinieri di Trapani. La volontà delle vittime di denunciare le aggressioni subite all’interno delle mura domestiche e la continua vicinanza da parte dei Carabinieri, sta permettendo di affrontare nella migliore maniera tale preoccupante fenomeno.
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