Inserita in Nera il 20/10/2013
da Marina Angelo
Rapporto Agromafie: le mafie seminano e fanno affari da 14 miliardi di euro
Il volume d´affari dell´agromafia sale a circa 14 miliardi di euro nel 2013, con un aumento record del 12% rispetto a due anni fa in netta controtendenza rispetto alla fase recessiva del Paese perchè la criminalità organizzata trova terreno fertile proprio nel tessuto economico indebolito dalla crisi.
È quanto emerge dal Rapporto “Agromafie” sui crimini agroalimentari in Italia elaborato da Coldiretti/Eurispes e presentato al Forum Internazionale dell´Agricoltura e dell´Alimentazione a Cernobbio.
L´agricoltura e l´alimentare sono considerate aree prioritarie di investimento dalla malavita che ne comprende la strategicità in tempo di crisi perchè del cibo, anche in tempi di difficoltà, nessuno potrà fare a meno, ma soprattutto perchè consente di infiltrarsi in modo capillare la società civile e condizionare la via quotidiana della persone in termini economici e salutistici.
Le mafie, rileva il Rapporto, hanno già imposto il proprio controllo sulla produzione e la distribuzione di generi alimentari del tutto eterogenei tra loro. Controllano in molti territori la distribuzione e talvolta anche la produzione del latte, della carne, della mozzarella, del caffè, dello zucchero, dell´acqua minerale, della farina, del pane clandestino, del burro e, soprattutto, della frutta e della verdura.
Ne consegue che quasi un italiano su cinque (18 per cento) è stato vittima di frodi alimentari nel 2013 con l’acquisto di cibi fasulli, avariati e alterati ed effetti anche sulla salute.
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