Inserita in Politica il 09/06/2017
da Direttore
Rush finale. Una sala gremita all’ Hotel Baia dei Mulini ha salutato la chiusura della campagna elettorale del candidato a sindaco del Comune di Erice Maurizio Sinatra, supportato dalle liste di “Alleanza Civica per Erice” e “Sicilia Futura”.
Una sala gremita all’Hotel Baia dei Mulini ha salutato la chiusura della campagna elettorale del candidato a sindaco del Comune di Erice Maurizio Sinatra, supportato dalle liste di “Alleanza Civica per Erice” e “Sicilia Futura”. Un incontro durato circa un’ora, nel quale si sono susseguiti gli interventi di Livio Daidone, presidente provinciale del partito “Sicilia Futura”, Giovanni Cuttone, segretario provinciale, Giacomo Scala, segretario regionale organizzativo, Salvatore Cardinale, ex ministro delle telecomunicazioni e leader di “Sicilia Futura”. Quest’ultimo, ha volutamente sconvolto la successione degli interventi previsti, che, secondo le regole del cerimoniale, avrebbe dovuto intervenire per ultimo, perché personalità di maggior rango istituzionale. Salvatore Cardinale, ha volutamente anticipato – che avrebbe dovuto essere, l’ultimo, in ordine di rango istituzionale – prendendo la parola prima di Sinatra, ad introdurre, con il proprio consenso, le parole del candidato sindaco: «Un excursus sul passato della politica. Prima veniva lo Stato, l’interesse dei cittadini, della comunità inteso come bene comune, dopo, l’interesse del partito e poi quello del candidato. Oggi, la politica attuale sollecita il dolore, la sofferenza delle famiglie, non esistono proposte. Questo non sta dentro le regole di una democrazia compiuta, che deve evolvere, che deve crescere, che deve metterci nelle condizioni di guardare al domani con speranza. In Sicilia, viviamo in una condizione di arretratezza, economica e occupazionale. Come cittadini abbiamo un dovere in più. Subito ho sposato la causa di Maurizio, perché mi convince come uomo, come persona, la sua sensibilità e la sua carica di generosità verso la sua città, è molto apprezzato dalla sua gente. Serve uno sforzo maggiore». L’avvocato Maurizio Sinatra è intervenuto con un carico di commozione, «A voi tutti e ai relatori mi lega un percorso di amicizia, una storia antica, un comune sentire. Sono figlio di una storia della politica, i primi insegnamenti consistettero nel dover comprendere che la politica era servizio e non esercizio del potere. Questi, erano e sono, per noi, principi cardine che hanno ispirato il nostro percorso politico, che ci hanno portato a lavorare per il nostro territorio mettendo sempre da parte i personalismi e le legittime velleità, ripeto, i principi sono il sale del nostro percorso di vita, che ci danno la possibilità di crescere. L’affetto e le valutazioni degli amici hanno sollecitato questa scelta, e con loro la mia passione e l’amore per il territorio. Sono gli ultimi giorni, i più difficili legati non solo al lavoro di chiusura di un’attività che si è dipanata in questi due mesi, volta ad incontrare la gente, spiegare il programma, ad offrire le garanzie personali di serietà, correttezza e di passione. Sono due giorni fortemente emotivi, in cui comprenderò la percezione della stima e dell’affetto dei miei amici. Vi ringrazio tutti, siete il più bel regalo di questa campagna elettorale. Domani, il momento emozionale sarà ancora più significativo e importante, perché andrò a chiudere ad Erice, in quel luogo che è la mia casa, il luogo della mia anima, il luogo del mio cuore, il luogo di ogni mia passione, il luogo dove il mio motore si accende e mi porta a pensare ad una città e ad un paese nuovo, che sia il paese che ho immaginato per me e che mi auguro possa essere il paese che voi avete immaginato. Il progetto è ambizioso. I territori oggi si governano con le idee, con l’intelligenza. Erice ha un grande vantaggio. Erice ha la sua storia e la sua cultura, che fanno muovere tutto il tessuto economico e sono capaci di rendere questa città unica. Nel tempo abbiamo perso il legame con Erice, abbiamo abbandonato i tratti culturali. Noi, invece, dobbiamo e vogliamo scommettere su quello che c’è, esaltarlo e fare sì che diventi la ragione economica del futuro nostro e dei nostri figli. Erice ha la sua naturale vocazione turistica, ha bisogno di essere organizzata e di avere un’amministrazione così illuminata con una visione d’insieme del territorio. La critica e la polemica, soprattutto nel momento elettorale, non costituiscono una mia arma di confronto. Il nostro progetto incarna il senso del territorio. Dobbiamo riscattare il nostro paese, restituirlo alla sua nobile dignità, renderlo non solo la perla culturale del Mediterraneo ma, anche, perla del mondo». LA FESTA DI CHIUSURA – Un Incontro informale, una "festa" per il piacere di trascorrere insieme le ultime ore prima del silenzio stampa, si svolgerà oggi venerdì 9 giugno, alle ore 19.00, nel centro storico di Erice, in Via Guarrasi 19, al comitato elettorale di Maurizio Sinatra. Nessun programma, tranne quello di scambiare parole e opinioni tra amici, in serenità, piacevolmente… nel cuore di Erice, "a casa mia", come dice Sinatra.
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