Inserita in Nera il 08/10/2013
da Marina Angelo
Turista genovese rapinata in via Cuba, i Carabinieri identificano e denunciano i due giovani autori
Le temperature miti ed i prezzi ragionevoli rendono settembre, ogni anno, il periodo preferito da sempre più vacanzieri che, dopo aver sofferto l’afa cittadina, possono finalmente godersi le meritate vacanze senza fare i conti con i numeri di ferragosto. Una turista sessantenne, però, qualche conto, e pure spiacevole, ha dovuto farlo con la malavita nostrana. Il 16 settembre scorso, appena arrivata in città, aveva deciso di andare alla scoperta del centro storico insieme ad un’amica ma, quella che sembrava essere una bella idea, si è trasformata qualche passo più in la in un vero e proprio incubo. La signora, infatti, nella via Cuba, è stata avvicinata da due giovani. Afferrata alle spalle per rapinarle la borsa, è stata strattonata per terra sbattendo la spalla sul selciato mentre i due balordi si davano alla fuga facendo perdere le loro tracce nel dedalo di viuzze del centro storico.
Per la vittima della rapina le conseguenze della caduta appaiono subito gravi e determinano il trasporto d’urgenza presso l’Ospedale “S. Antonio Abate” dove i medici le riscontrano una brutta frattura scomposta alla spalla destra, con una prognosi di 40 giorni salvo complicazioni.
Nel frattempo, sul posto intervengono i militari del Nucleo Operativo e delle Stazioni di Trapani coordinati dal Tenente Giovanni Rubino che subito avviano le indagini per identificare gli autori del gesto. Vengono sentiti i negozianti, i residenti ed alcuni testimoni per tracciare l’identikit dei rapinatori ed acquisire anche il minimo dato utile per le indagini. Viene vagliata la posizione di numerosi pregiudicati della zona ed esaminate ore e ore di registrazione riprese da alcune telecamere installate nella zona.
L’ininterrotta attività di indagine vede una svolta quando nel corso dei servizi di osservazione e controllo effettuati nel centro storico i militari notano due giovani con una forte somiglianza con i rapinatori raffigurati nell’identikit. Gli investigatori fiutano la pista ma sanno bene che una semplice somiglianza non è di per se sufficiente a dimostrarne la colpevolezza per cui concentrano i loro sforzi sui sospettati, scavando nelle loro amicizie e seguendo i loro movimenti.
Il quadro indiziario raccolto dai militari diventava così solido che i giovani indiziati, messi davanti all’evidenza non potevano fare altro che confessare di essere gli autori della rapina.
E così un giovanissimo di anni 14 ma già con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, e G.M. 18enne trapanese, sono stati denunciati alle Autorità Giudiziarie.
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