Inserita in Politica il 07/10/2013
da Marina Angelo
Pd-Crocetta, prove di dialogo rimandate
Salta ancora una volta il “vertice” tra il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e il Partito democratico. Dopo la frattura delle scorse settimane con il Pd che ha ritirato l´appoggio al Governo regionale e ha chiesto agli assessori in quota Pd di dimettersi, la “riconciliazione” non sembra dietro l´angolo. L´incontro chiarificatore tra il governatore, il segretario siciliano del Pd, Giuseppe Lupo, e il capogruppo del partito all´Ars, Baldo Gucciardi, era previsto in mattinata, ma Crocetta è volato a Roma.
«Il presidente ha avuto un impegno istituzionale - spiega all’Adnkronos Gucciardi -, nel pomeriggio ci ha riferito che sarà presente alla direzione del partito e dopo potrebbe esserci l´incontro».
Da giorni lo stesso Gucciardi lavora come “pontiere” cercando una mediazione necessaria. Sul tavolo c´è il tema del rimpasto. Anche se il capogruppo democratico preferisce parlare di un «aggiustamento» della compagine governativa.
«Il Pd - spiega - non ha mai chiesto il rimpasto, ha sottolineato come ci siano tanti problemi da risolvere entro la fine dell´anno, dal bilancio ai precari. Davanti a queste emergenze ha chiesto un cambio di passo nell´azione del Governo, una svolta di autorevolezza da concordare con il governatore. Occorre - prosegue - avviare un confronto per tracciare un percorso ed io sono assolutamente fiducioso: arriveremo ad una sintesi perchè Crocetta è il presidente del Partito democratico».
E a chi dall´opposizione strizza l´occhio al “modello Letta” e alle larghe intese Gucciardi lancia un messaggio chiaro: «La situazione siciliana e quella romana sono totalmente diverse. Qualsiasi ipotesi di “larghe intese” non è ipotizzabile». Così come la strada delle elezioni anticipate. «Sarebbero una iattura, non certo la panacea di tutti i mali» conclude.
|
|
|
|
|
|
|