Un segnale forte che sembra dare un input giusto al comparto vinicolo italiano e che fa capire quanto siano apprezzati i nostri vini. Un ulteriore spinta arriva dalla rivista «Wine and Spirits Magazine», una delle più apprezzate degli Stati Uniti (con sedi a New York e a San Francisco)(
www.wineandspiritsmagazine.com/top100/) che ha inserito ben 8 vini italiani nella sua «Wine and Spirits´ Top 100», la raccolta dei migliori 100 vini di tutto il mondo, selezionati tra 12.450 vini degustati, tra cui 3.950 vini americani e 8.500 internazionali.
«Ci sono voluti ben 12 mesi e turni di degustazione anche di 100 vini al giorno - commenta il capo redattore Joshua Greene - ma siamo contenti del risultato ottenuto». Le 8 aziende italiane comprendono tutto lo Stivale, a riprova che il buon vino nel Belpaese non ha pochi territori d´eccellenza, ma è il «vigneto Italia» nel suo intero a sfornare ottimi prodotti.
E così, mentre non sorprende di trovare le toscane «Guado al Tasso», tenuta bolgherese di Piero Antinori, e la «Tenuta di Biserno» di Lodovico Antinori, come anche le piemontesi «Elvio Cogno» e «Produttori del Barbaresco», fa piacere vedere che anche altre Regioni sono prese seriamente in considerazione, come il Friuli Venezia Giulia che vanta in questa classifica 2 aziende: «Dario Princic» e «Mario Schiopetto»
Ad entrare nella lista per l´Italia ci sono anche la siciliana «Tenuta di Fessina» e l´altoatesina «J. Hofstatter». Tra i vini internazionali in classifica solo la Francia fa meglio piazzandone 16, mentre la Spagna pareggia il conto con l´Italia. Chiaramente il cuore patriottico dei critici del «Wine Spirits Magazine» ha fatto si che tra i migliori 100 comparissero ben 37 vini made in Usa. In fondo il mondo del vino è ormai abituato alle classifiche e questa «Wine and Spirits´ Top 100» passerà come una delle tante che sono state stilate, ma di sicuro c´è che nessuna può prescindere dai vini del Belpaese.