Inserita in Nera il 04/10/2013
da Marina Angelo
Maltrattava la nonna, il fratello e la madre, arrestato 22enne
E’ stato il tonfo della cella che si è chiusa dietro le spalle del ventiduenne arrestato dalla Squadra Mobile di Trapani (Sezione Terza – Reati contro la persona, in pregiudizio di minori e reati sessuali) a scrivere la parola fine su una storia fatta di aggressioni, violenze, minacce, lesioni.
Una storia che si consumava dietro le mura domestiche di una casa trapanese.
Una delle tante che si scrivono silenziose dentro dati che vengono urlati dalle statistiche italiane.
Il ventiduenne è stato arrestato il primo di ottobre, è indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia , estorsione e tentata estorsione.
Lui si avventava contro la nonna, il fratello e la madre, quest’ultima in particolare vittima delle più violente aggressioni, dalle quali riportava lesioni, fra cui la rottura del naso.
Li minacciava anche con l’uso di un coltello per farsi consegnare somme di denaro o oggetti preziosi e in preda al suo delirio danneggiava e distruggeva mobili e suppellettili all’interno di quella casa che ormai era diventata un inferno.
Le sue vittime erano i suoi ostaggi. Succubi di una violenza psicologica prima che fisica. Il ventiduenne, di cui non sono state rese note le generalità, già lo scorso anno era stato destinatario di ordinanza applicativa della misura dell’allontanamento dalla casa familiare ma adesso la sua casa è il carcere di San Giuliano
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