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Inserita in Politica il 03/10/2013 da Marina Angelo

Mino Spezia: «Stiamo attenti alle spese, puntiamo allo sviluppo, crediamo nei giovani e nelle associazioni; per carnevale torneranno i carri»

Mino
«Valderice, tra il cielo e il mare». E’ questo il claim che tutti amano utilizzare quando raccontano di quel posto incastonato tra le nebbie di Erice ed i tramonti di Trapani. Da qualche mese a rappresentare questo paese c’è un nuovo volto: Mino Spezia.

La nuova amministrazione ha cambiato la segnaletica per le strade. E’ stato un messaggio lanciato ai cittadini per far capire di aver cambiato rotta con il passato?
Il passaggio dalla vecchia alla nuova amministrazione è stato sancito con la cittadinanza onoraria all’ex prefetto di Trapani Fulvio Sodano. – afferma Mino Spezia che prosegue- Siamo stati la prima amministrazione ad adottare, subito, dei provvedimenti anti corruzione e a giorni faremo una sorta di rivoluzione nella burocrazia comunale. Un taglio con la vecchia amministrazione, forbici alla mano, è stato ridurci del 20% le indennità; abbiamo attuato una gestione più rigorosa delle casse comunali per cercare di risanarle; abbiamo abolito voci di spesa importanti per un piccolo comune come Valderice che, ad esempio per i consulenti esterni pagava cifre come 50 mila euro l’anno: spese insostenibili soprattutto in periodi di spending review. Un´altra novità che abbiamo introdotto è dunque la rimodulazione delle spese relativamente a quelli che sono i bisogni e le necessità del territorio ma anche a quelle che sono le disponibilità presenti in cassa; detta in altre parole: non si spende senza soldi.

Non operare in assenza di fondi per evitare di incrementare i debiti già esistenti?
Si tratta di un passaggio sostanziale – sottolinea Mino Spezia- che ci dà la possibilità di gestire la macchina comunale con le risorse a disposizione, in maniera molto più responsabile, secondo i principi di efficienza, efficacia della pubblica amministrazione. Questo non ci permette di programmare azioni “fuori bilancio”.

L’agire in sicurezza dall’altro lato non vi limita?
Non c’è dubbio che aver ridotto le possibilità di azione ci lega un po’ le mani. Per la pubblica amministrazione essere presente è importante tanto quanto non sforare per questo noi stiamo cercando di realizzare in egual misura tante cose con la collaborazione dei cittadini o con il supporto delle associazioni di volontariato. Con il supporto di singoli cittadini è stato possibile, ad esempio, recuperare alcune opere del territorio come l’Arco del Cavaliere. – spiega il sindaco-E’ stato un artigiano valdericino a chiedere di poterlo curare gratuitamente ed il risultato finale splende sotto gli occhi di tutti. Iniziative del genere fanno bene alla città e sono ben accette dall’amministrazione. E dall’altro lato alle associazioni di volontariato – prosegue Spezia - vanno riconosciute molte attività come ad esempio il servizio di vigilanza che l’Associazione SOS Valderice ha attivato in collaborazione con il Comune, davanti alla scuola media. Oppure rimanendo sempre nell’ambito sicurezza per il territorio e per i cittadini, grazie al supporto delle associazioni sono stati possibili interventi di pulizia all’interno dei canali fluviali per prevenire allagamenti con l’arrivo delle piogge che da decenni non venivano ripuliti. Abbiamo inoltre fatto una giornata ecologica per ripulire la pineta comunale anche con l’aiuto dei cittadini (la prossima sarà il 20 ottobre). Un lavoro, che ha ridato lustro al polmone cittadino come non avveniva da anni, reso possibile grazie al lavoro di squadra fatto da cittadini e associazioni che hanno messo a disposizione anche i loro mezzi.

Ma questo basta per garantire la sicurezza alla cittadina?
Non sto dicendo che le attività svolte dell’associazionismo sono le unica di cui si avvale il Comune. L’amministrazione opera innanzitutto con i propri mezzi e con l’aiuto delle autorità competenti. Il lavoro effettuato dalle associazioni è spesso un lavoro di completamento: ci permette di fare qualcosa in più in maniera più rapida

La rinascita della Pineta comunale è stata al centro del dibattito della sua campagna elettorale. Dopo aver iniziato a farla respirare, quali sono gli step successivi verso il suo risorgimento?
Abbiamo iniziato quest’estate con le “Terrazze d’Autore”, una rassegna letteraria organizzata dalla Fondazione Pasqua2000 che da luglio ad agosto è stata ospitata proprio nel giardino comunale. Appuntamenti che stiamo cercando di allargare anche ad altre fasce di pubblico. E’ infatti di qualche giorno fa l’iniziativa “Ludo Day”, anche questa organizzata da un´associazione, la MediAzione ONLUS, che ha cercato di coinvolgere e far convogliare all’interno della Pineta Comunale il pubblico dei più piccoli. Ed è stato un successo.

Valderice è uno dei pochi comuni dove da sempre manca un mercato. In una prospettiva di crescita e rinascita, anche economica, la Pineta Comunale potrebbe diventare, ad esempio, il posto ideale per poterne ospitare uno. Ci avete mai pensato?
Abbiamo già un progetto per la realizzazione di un mercato. La vecchia amministrazione aveva istituito un mercato ortofrutticolo ma non è stato quello che si definisce proprio “un successo”. Quello che noi stiamo cercando di sviluppare è un mercatino che si ponga al centro degli interessi delle famiglie e che al contempo, soddisfi le esigenze delle stesse. E’ un progetto che necessita di particolari attenzioni, di studi dettagliati a partire dal posizionamento. – spiega il sindaco- Strategicamente sceglieremo una giornata settimanale in cui la persona è più rilassata ed ha maggior tempo a disposizione da dedicare a se stessa: la domenica pomeriggio. Si tratta di un arco temporale vuoto che, tra l’altro, solitamente le famiglie impiegano per passare del tempo insieme. Il nostro mercatino sarà un contenitore ricco di novità interessanti, particolari, innovative, accattivanti. Un progetto, il nostro, un po’ ambizioso se vuole, e che per questo ha bisogno di tempo per svilupparsi al meglio ed essere, già dalla nascita, un’attrattiva per tutto il comprensorio

Sarà dunque un modo per far tirare anche un respiro alle casse comunali?
Non proprio, ma sicuramente sarà un input per l’economia locale che ha bisogno di attività di questo tipo. Il Comune non deve necessariamente fare attività di cassa ma deve promuovere ed aiutare gli operatori locali a ripartire in questo momento di difficoltà. Un progetto che, però, è ancora in fase embrionale

Su quali altre attività di sviluppo state puntando?
Sicuramente stiamo puntando alla messa in sicurezza del porto di Bonagia per il quale in pochi mesi siamo riusciti ad ottenere un’ulteriore proroga del finanziamento di 5.600.000 euro. E’ vero non basta, ma ci stiamo attivando per ottenere di più. Rimanendo sempre in zona puntiamo poi a migliorare il litorale costiero che da Bonagia si estende fino a Lido Valderice grazie ai due milioni di finanziamento regionale arrivati per la riqualificazione ambientale e naturalistica che, a questo punto, non riguarda più solo il recupero costa ma anche l’economia. –spiega il sindaco- Migliorare la costa ed il litorale, porterà alla nascita di strutture ricettive a basso impatto ambientale che abbelliranno il territorio, aumenteranno l’indotto turistico e la crescita di quell’economia legata al turismo. La nostra zona è meravigliosa. Da noi passa infatti la parte migliore del turismo. Bisognerà quindi utilizzare poi le diverse strategie di marketing per intercettare i turisti che, ad esempio sono diretti ad Erice, San Vito lo Capo, Segesta e proporre la nostra zona come una meta facile da raggiungere e contemporaneamente interessante da vivere sia a terra sia a mare. Ed ancora – conclude il sindaco- stiamo cercando di far ripartire il carnevale come promesso durante la campagna elettorale. Proprio ieri sera, dietro l’input determinante dell’amministrazione comunale, c’è stata la riunione operativa nella quale il nuovo comitato si è riunito per far ripartire la macchina organizzativa che ridarà alla città di Valderice la sfilata dei carri.

Una delle critiche che le vengono mosse è quella di subire la regia dall’alto di Erice, cosa si sente di rispondere a riguardo?
Mi muoverò in un costante dialogo con i colleghi dei comuni dell’agro ericino per tenere fede a quanto ho ripetuto, fino alla noia, in campagna elettorale: far crescere il territorio dell’agro ericino. Detto questo, è ovvio che mi confronti con il sindaco di Erice nella misura in cui mi confronto con il sindaco di Custonaci o di Buseto Palizzolo. Lavorare in sinergia non deve essere visto in maniera negativa al contrario, rende più forti nelle battaglie. Essere una squadra non vuol dire essere privi di idee o di principi ma vuol dire rispettare quelli altrui anche al di là della politica.

Nei giorni scorsi il Prefetto, durante una conferenza stampa, ci ha informato di aver incontrato 12 sindaci (altri 12 deve ancora incontrarli) accomunati da 4 problemi. Uno di questi, fino ad ora sottovalutato da molti, è diventato un’emergenza. Sto parlando del randagismo. Come lo sta affrontando il Comune di Valderice?
L’amministrazione precedente non era stata in grado nemmeno di avere l’autorizzazione sanitaria per un rifugio per cani. Il problema per noi che ci siamo insediati da poco è che andiamo a scontare i ritardi che si sono accumulati negli anni. Nel caso specifico, ad esempio, c’era il canile consortile che bisognava realizzare in Contrada Cudia e che è rimasto solo in fase di progettazione.- ha detto il sindaco - Immediatamente mi sono attivato per vedere se era possibile costruire un canile comunale o inter comunale nell’ex pozzo Messina ma oltre ad esserci un problema di distanze, c’è un problema di fondi comunali perch´ di fatto non abbiamo i soldi per fare un canile. Abbiamo posto la questione al prefetto il quale si è dimostrato molto sensibile al problema e disponibile ad eventuali soluzioni come ad esempio la possibilità di portare i cani al canile di Salemi. Questo potrebbe evitarci di trasferire gli animali, laddove si ritenesse indispensabile, a Caltanissetta o, addirittura, al canile di Crotone.

Un altro problema che scorre in questo territorio da tempo è legato all’acqua.
Io spero che con Monte scuro il problema finalmente si possa definitivamente risolvere. L’ EAS, in particolar modo quest’estate, ha sottovalutato la questione anche perch´ il problema era legato non tanto al dissalatore quanto alle condotte ormai usurate dal tempo. Una cattiva valutazione che ci ha messi in ginocchio. Oltre a ciò, ritengo che siano necessari anche maggiori controlli.

I controlli a cui si riferisce riguardano i guasti che stranamente si concentrano nel mese di agosto e che, a voler pensar male, pare vogliano favorire le autobotti che, senza rilasciare ricevute guadagnano in media circa 35 euro per ogni chiamata?
Si, questi fatti lasciano da pensare. E’ per questo che, insieme al sindaco di Erice, ho presentato un esposto in Procura.

Lei è a conoscenza del fatto che al cimitero di Ragosia in questi giorni non c’è stata acqua?
Abbiamo avuto un problema con la nostra autobotte che abbiamo cercato di risolvere con un servizio privato. E’ possibile dunque che, per tempi tecnici, il cimitero sia rimasto senza acqua per qualche mezza giornata ma è stato risolto. Al cimitero, tra l’altro, abbiamo ripristinato, dallo scorso 25 settembre, il servizio gratuito di bus per gli anziani inattivo da un anno e mezzo.

Tornando alla segnaletica, questa nuova amministrazione è fatta da giovani con un modo nuovo di vedere, di fare e di andare. Indietro non si torna?
No. Indietro non si torna. Ma bisogna lasciare il tempo alla gente di adeguarsi alle novità. ci sarà sempre qualcuno che avrà qualcosa da ridire.

Eppure, il suo passato ha contribuito a costruire il suo presente. Lei, infatti, non è un neonato della politica che ha sempre vissuto: suo papà, ad esempio, è stato sindaco di questa città.
Si, sono cresciuto a “pane e politica” e ne sono orgoglioso. L’esperienza che ho avuto la fortuna di fare mi ha consentito di formarmi sotto molti aspetti. Mi ha aiutato a relazionarmi con gli altri. E questo non vuol dire tornare indietro ma guardare avanti con nuovi occhi, nove prospettive.

E adesso che Valderice ha un sindaco giovane cosa devono aspettarsi i giovani?
Innanzi tutto abbiamo attivato l’albo dei volontari. Questa è un’occasione formativa che i ragazzi hanno per crescere mettendo a disposizione della collettività e dell’amministrazione le proprie competenze, per svilupparle e migliorarle. E’ poca cosa senza budget ma, una formazione, una “palestra culturale” all’interno di un territorio povero di aziende dove poter fare uno stage a più livelli amministrativi non mi sembra una cosa di poco conto. E siccome la cultura è importante – continua il primo cittadino - con l’inizio dell’anno scolastico abbiamo voluto lanciare un messaggio proprio ai giovani. Lo abbiamo fatto con un gesto simbolico: 2 quaderni, 1 matita, la penna, il temperamatite. Piccoli pensieri che sottintendono la nostra vicinanza: questa amministrazione è al vostro fianco.

Belle parole, politichese o lo sarà anche nei fatti?
Non taglieremo mai i servizi sociali. Piuttosto taglieremo da altre parti. Faremo di tutto per trovare sempre i soldi che aiutino i ragazzi a costruire il loro futuro.

Una domanda è d’obbligo. A breve scadranno ancora i contratti dei precari. Come vi comporterete con le magliette blu?
Per quanto ci riguarda faremo tutto ciò che sarà necessario fare ma, come sa, non dipende solo da noi, dipende come sempre anche dalla Regione. Queste persone ci garantiscono dei servizi, sono qui da venticinque anni sarebbe un ingiustizia lasciarle a casa. Qualunque cosa accada noi non saremo al fianco di questo movimento di lavoratori ma alla testa.


Marina Angelo












Commenti
13/10/2013 - crediamo nei giovani ma diamo loro opportunità di pensiero e di parola. crediamo nella loro voglia di fare non facciamogliela passare lasciandoci infinocchiare dal muro di gomma creato dalla burocrazia attuale. i giovani riescono a muovere il mondo e noi non stiamo li a bucar loro le ruote e far passare la voglia. i giovani non si arrendono alle prime difficoltà ma fanno in modo fino alla fine di superarle. i giovani guardano oltre e a qualcuno da fastidio questo lo sappiamo tutti. (francesco morreale)
05/10/2013 - Non tagli il sociale,piuttosto chiuda il servizio acquedotto.Cosi´ non serve e costa per riparazioni lunghe e inutili.O si rifà´ tutto nuovo o chiuda,e´ sempre peggio.Non le dico cosa pensano gli innumerevoli turisti dell´acqua arancione..Altro che Montescuro,rimane sempre il colabrodo.Buon lavoro,mi fido ancora di lei ,fino alle prossime elezioni però´ (Mozzo50)

 

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