Inserita in Salute il 11/09/2013
da Marina Angelo
Sicilia: istituita unità di crisi per Blue Tongue virus (lingue blu), focolai nelle province di Trapani e Palermo
Dopo una riunione strategica nei locali dell’Assessorato Regionale della Salute, Dipartimento Attività Sanitarie per contrastare la diffusione del “Blue Tongue virus”, è stata istituita in Sicilia un´unità di crisi. Il virus, veicolato da moscerini ematofagi del genere Culicoides, può provocare la morte dei piccoli ruminanti ma non è in alcun modo trasmissibile all’uomo.
L´area considerata potenzialmente a rischio ha un´estensione di 20 chilometri ed è situata tra le province di Palermo e Trapani. Per il momento i focolai certamente individuati sono due, un terzo, invece, è ancora in fase di accertamento.
Attorno a queste zone è stato già istituito un «cordone di protezione» di 8 chilometri all´interno del quale è vietata ogni tipo di movimentazione del bestiame. Inoltre, è stato disposto il riposizionamento delle trappole (per catturare gli insetti vettori) e delle sentinelle (ovvero gli animali non vaccinati che vengono controllati periodicamente per verificare l´eventuale circolazione virale) allo scopo di evitare la diffusione dei focolai ed estinguere il virus nel minor tempo possibile.
Il virus responsabile dell´infezione appartiene al sierotipo 1 e proviene probabilmente dalla Sardegna, dove è comparso già nel 2012.
Al tavolo tecnico hanno preso parte, oltre ai direttori dei Servizi veterinari delle Asp, Ugo Santucci, dirigente veterinario del ministero della Salute; Pietro Schembri, responsabile del servizio Sanità veterinaria della Regione siciliana; Annalisa Guercio, direttore area Diagnostica virologica dell´Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia, e Giovanni Savini, virologo del Centro di referenza nazionale per la Blue Tongue, Izs dell´Abruzzo e del Molise.
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