Inserita in Politica il 11/09/2013
da Marina Angelo
Gruppo PD all´Ars: necessaria una svolta, serve un governo autorevole
Indispensabile per il gruppo parlamentare del PD, che si è riunito ieri a Palazzo dei Normanni, una svolta nell´azione del governo per dare alla Giunta l´autorevolezza necessaria ad affrontare i drammatici problemi che la Sicilia ha di fronte.
« Riteniamo inaccettabile il tentativo del presidente Crocetta di dribblare il confronto sui temi seri posti dal PD sullo sviluppo della Sicilia, provando a spostare tutto sul terreno della polemica o addirittura strumentalizzando ogni questione parlando di ´poltrone´ o di equilibri interni ai partiti - si legge in una nota che continua - Ci sono una serie di emergenze da affrontare, prima su tutte quella del ´lavoro´, rispetto alle quali la sfida è sul merito: riforma delle Province; legge sull´acqua pubblica; proposte chiare su rifiuti e SSR il cui commissariamento è prossimo alla scadenza; una politica chiara e coerente in materia di energia; la soluzione della vicenda dei precari; un´attenzione puntuale ai problemi dei Comuni ed in particolare dei piccoli Comuni; la legge elettorale regionale; la necessità di avviare un reale confronto con tutte le categorie e forze sociali; la riforma del mercato del lavoro; un punto fermo e definitivo sulla Formazione professionale e sugli Sportelli multifunzionali, per voltare definitivamente pagina rispetto al sistema degli Enti e agli sprechi del passato, per collegare la Formazione al mondo produttivo garantendo al tempo stesso tutti i lavoratori; politiche di sviluppo e Patto dei sindaci, ancora all´anno zero; Bilancio e Finanziaria da approvare entro l´anno».
«Per affrontare questi temi –conclude - occorre un´azione forte ed una visione condivisa fra governo e maggioranza sulle soluzioni da adottare: è illusorio pensare di cambiare la Sicilia creando un muro tra Governo e Parlamento - quasi si avesse paura del confronto - addirittura immaginando di impedire eventuali presenze di deputati nella Giunta. A chi pensa di separare ancora di più il Governo dal Parlamento, l´azione di Governo dai gruppi parlamentari, diciamo che bisogna andare nella direzione opposta».
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